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Forestali: «Insufficienti due soli veicoli antincendio»
Quello in corso è davvero un "annus horribilis" per i lavoratori del Corpo forestale, alle prese con una situazione di continua incertezza.
Infatti si naviga a vista, nella speranza che la Regione siciliana reperisca le risorse necessarie a garantire continuità agli operatori di un settore su cui, nel solo Calatino (comprendendo i due distretti, quello di Caltagirone e quello di Vizzini), sono riposte le speranze di circa 1.300 lavoratori e altrettante famiglie.
Tanti i "fronti" aperti: come quello dei mezzi di cui sono dotate le squadre antincendio, che risultano non adeguati alle mansioni alle quali gli uomini della Foresta sono chiamati a dare il loro fattivo contributo. C'è voluta una forte azione di protesta dei 76 operatori antifiamme di Caltagirone prima che le autobotti (poche) arrivassero in zona. I lavoratori, in quella circostanza, lamentarono di non essere stati messi nelle condizioni di intervenire a fronteggiare gli incendi a causa della mancanza di mezzi. Un Sos, il loro, che ebbe anche i connotati di una precisa denuncia contro ritardi ritenuti sempre più ingiustificabili. Pochi giorni dopo il problema fu solo parzialmente risolto. Così, adesso, nel distretto di Caltagirone i mezzi antincendio sono due: uno a Caltagirone, l'altro a San Michele di Ganzaria, mentre gli altri veicoli sono ancora in attesa di essere rimessi a posto. «Ancora insufficienti - denuncia la segretaria della Fai - Cisl Angela Tasca - per consentire alle squadre antincendio di espletare al meglio il proprio utile lavoro di spegnimento dei roghi».
Intanto i lavoratori "centocinquantunisti" reclamano il pagamento delle spettanze di maggio. Nel grande stato di confusione che caratterizza queste settimane, ecco una fiammella di speranza, assai flebile, per la verità, per i "settantottisti" addetti alle manutenzioni: per loro si profila una proroga di sei giornate.
M. M.
23 Luglio 2014
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