Nella "Repubblica semplice»
pure telelavoro e baby-sitter
Il Ministrto Marianna Madia
Roma. Arriva "Repubblica semplice", si chiama così il disegno di legge delega, che insieme al dl, traccia il profilo della riforma della Pubblica amministrazione, che verrà ufficialmente presentata durante il Consiglio dei ministri di oggi. I contenuti dei provvedimenti, in base alle bozze che circolano, vanno dal telelavoro ad una stretta sulla dirigenza pubblica, dal taglio dei permessi sindacali al rialzo del bollo auto. Ecco i principali capitoli, si parte dalle ultime novità contenute nel ddl delega per arrivare al decreto legge.
Telelavoro e voucher babysitter. Telelavoro e sperimentazione di forme di co-working (condivisione uffici) e smart-working (orari elastici e tecnologie digitali). Ma anche voucher per baby-sitter, puericultrici, badanti specializzate e convenzioni con asili nido, sempre stando alle linee guida presenti nella bozza del ddl di riforma Pa. Obiettivo: facilitare la conciliazione di vita e lavoro.
Limiti per bonus. Arriva il tetto massimo per i bonus dei dirigenti pubblici, fissato al 15% dello stipendio. La bozza del ddl prevede che "la retribuzione di risultato" sia collegata a obiettivi fissati per l'intera amministrazione sia al singolo dirigente, oltre che all'andamento del Pil.
Dirigenti a termine. La durata degli incarichi dei dirigenti di tre anni potrà essere rinnovata "previa partecipazione alla procedura di avviso pubblico". Mentre potrà esserci la revoca "anche in relazione al mancato raggiungimento degli obiettivi". La bozza del ddl inoltre stabilisce che per i dirigenti privi di incarico si preveda il "successivo licenziamento dopo un periodo definito". In più si parla di "accesso alla dirigenza per concorso con contratto a tempo determinato e successivo esame per la conferma".
Commissione dirigenza. È prevista l'istituzione di una commissione per la dirigenza pubblica, con il compito di vigilare sugli incarichi. Per facilitarne il lavoro viene anche prevista la realizzazione di una banca dati in cui inserire il curriculum vitae del dirigente, accompagnati da una sorta di pagella che riassumere le valutazioni raccolte durante i diversi incarichi.
Camere commercio diventano regionali. Viene anche stabilita la ridefinizione delle circoscrizioni territoriali di competenza delle camere di commercio su base regionale (da provinciale). Quanto ai controlli amministrativi, nella delega viene prevista l'esclusione del controllo successivo da parte della Corte dei Conti per gli atti delle amministrazioni dello Stato.
Mobilità obbligatoria. Passando alla bozza di decreto legge, si prevede che i dipendenti pubblici possano essere spostati senza assenso in un posto di lavoro diverso. In fase di definizione la distanza precisa (nella bozza circolata si indicava un limite di 100 chilometri).
Stop trattenimento in servizio. Non sarà possibile restare a lavorare nella Pa dopo l'età di pensionamento. La bozza elimina infatti l'istituto del trattenimento in servizio.
Si allenta stretta turnover. Il limite per le amministrazioni centrali restano al 20% delle uscite per il 2014, 40% per il 2015, 60% per il 2016 e 80% per il 2017, ma il si riferisce solo alla spesa complessiva e non alle persone.
Distacchi sindacali dimezzati. Distacchi, aspettative e permessi sindacali sono ridotti del 50%.
Archivio unico veicoli, +12% bollo. Si lavora alla messa a punto di un archivio unico sui veicoli circolanti. Gli importi delle tasse auto possono aumentare per il solo 2015 fino a un massimo del 12%.
Polizia penitenziaria e Corpo forestale. Uno dei capitoli della riforma che sta già suscitando dure reazioni di categoria riguarda l'abolizione del Corpo forestale e della la Polizia penitenziaria; gli agenti dei due corpi (8.500 nel primo caso, 38mila nel secondo) verrebbero assorbiti dalle altre forze di polizia che così passerebbero dagli attuali cinque a tre (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza).
13 Giugno 2014
Nel dubbio anche il Blog ha fatto la sua proposta. Era gratis.
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