10 giugno 2014

REALE: I FORESTALI UNA FORZA-LAVORO DETERMINANTE PER IL RILANCIO ECONOMICO E CULTUTALE DEL TERRITORIO



Intere coltivazioni di agrumi abbandonati. Lasciati a marcire sotto l'aspro sole siciliano «che non scalda i cuori», ma esala ciò che resta di un passato nostrano (debitore all'agricoltura). Uno scenario apocalittico che è il (disastroso) risultato «dell'accordo, risalente a circa 2 anni fa, tra Europa e alcuni paesi dell'Africa settentrionale - come dice Ezechia Paolo Reale, assessore Regionale all'Agricoltura e alla Pesca - che ha consentito soprattutto a paesi come il Marocco di invadere i nostri mercati con i propri prodotti. Che sono più competitivi. Favoriti anche da una manodopera a basso costo, ma senza le qualità e le caratteristiche dei nostri agrumi. Non sono state purtroppo ancora attivate (ed è un impegno che ci prefissiamo come assessorato) quelle che vengono chiamate "misure di compensazione" nei casi in cui accordi internazionali penalizzano i territori e le piccole realtà come la nostra».
Un respiro di sollievo sembra provenire negli ultimi giorni dal via libera del Commissario dello Stato ai fondi previsti nella manovra finanziaria per il settore dell'agricoltura, «destinati - spiega Reale - alle nazioni più svantaggiate per incentivare le rispettive economie, favorendone lo sviluppo. La Sicilia (e soprattutto Siracusa) riceverà a breve un plafond che verrà inserito in quelle misure "di sostegno" all'agricoltura e della pesca, oltre che un ammodernamento delle aziende che fanno capo al settore agricolo e un sostegno a favore di agriturismi e giovani agricoltori».
«Sono fondi estremamente significativi - aggiunge reale - di cui, a breve, conosceremo l'entità, e di cui renderemo pubblici i bandi. Le aziende avranno così modo di concorrere all'assegnazione. E' un impegno importante per i prossimi 7 anni, che rappresenta una possibilità di ripresa per l'economia siciliana. In gioco c'è il futuro della regione, con una economia agricola che da sola rappresenta il 40% dell'intero Pil regionale. Il solo territorio siracusano vanta una produzione di agrumi di 4 milioni di quintali. E assieme a Ragusa produce il 60% del Pil del distretto sud-est. Nonostante sia un agro-territorio importantissimo e detenga eccellenze certificate come il pomodoro di Pachino, l'olio degli Iblei, il Sanguinello di Siracusa e una serie di vini doc, che attestano una produzione di altissima qualità, è sempre stata la provincia più penalizzata. Non c'è stata certo una "discriminazione volontaria". Forse mancava da tempo alla Regione un assessore siracusano che, conoscendo a fondo il territorio, sapesse come fronteggiare al meglio le problematiche locali».
Reale ingrana poi la marcia sulle misure d'intervento volte a sollecitare la piccola e media impresa, sempre più soffocata dalla grande distribuzione.
«In primo luogo è necessario - continua - trovare strumenti giuridici, dal consorzio fino al contratto di rete, dal più legante al meno legante, che consentano di fare impresa insieme. Sollecitando altresì la chiusura degli accordi di filiera tra produttori agricoli e imprese della trasformazione a tutela delle società partecipanti dal momento della produzione fino a quello della trasformazione del prodotto. Permettendo in tal modo di ottenere sicurezze interne in materia di quantità di prodotto conferito. Venduto. E la possibilità di programmare le produzioni. Bisogna poi guardare anche alle infrastrutture, che vanno allargate e innovate. Allo stato del consorzio di bonifica (fortemente carente) che consente l'irrigazione nei nostri terreni agricoli. Che puntualmente ogni anno non riesce a partire sia per lo stato delle condotte sia per la precarietà del lavoro degli operai con contratto stagionale».
E a rigor di logica «se mancano i soldi alla Regione viene meno anche la possibilità di irrigare i terreni, con conseguente tracollo del settore agro-alimentare».
«La nostra zona - continua - vive molto sugli agrumi. C'è già l'Organizzazione di mercato comune (Ocm) che tutela e favorisce la produzione agrumaria. Ma da sola non basta. Dobbiamo avere la capacità di spingere questa nostra attività nei mercati internazionali puntando sulla qualità, nostro punto forte, piuttosto che sulla quantità. La politica può e deve svolgere in questo un ruolo determinante, incidendo sui presupposti giuridici che regolamentano gli accordi tra filiere, contratti di rete o la stessa promozione dei consorzi. Abbiamo inoltre la possibilità in tutti i territori, in particolare in quello siracusano, di utilizzare un enorme serbatoio di manodopera precaria per svolgere mansioni e servizi importanti nelle riserve e nei siti archeologici, che necessitano di rassetto e pulizia (e Siracusa ne è piena). Di utilizzare le riserve di legno per produrre energia pulita alternativa, a costi molto più bassi di quelli attuali. Proprio per questo come assessorato avvieremo a breve due impianti sperimentali di piccola dimensione. E uno di questi, su mia diretta indicazione, sorgerà proprio nel territorio siracusano, e più precisamente a Palazzolo, dove c'è più presenza sia di foreste sia di operai forestali altamente specializzati. Una forza-lavoro determinante per il rilancio economico e culturale del territorio».
SALVO GANCI

09 Giugno 2014



Gent.mo Assessore Reale, siamo la risposta a tutto e, per questo diciamo che nel prossimo riordino per far ritornare il sereno tra i lavoratori bisogna prevedere due soli contingenti o fasce (151nisti, oti), solo questa mossa può dare la dignità ad ognuno di noi. Non dubitiamo sul vostro impegno però dobbiamo fare in fretta.
La ringrazio per dialogo utile e costruttivo che abbiamo intrapreso, spero solo che non si interrompa.






Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.