26 giugno 2014

LA SICILIA IN FIAMME. I 28MILA FORESTALI NON LE SPENGONO


La Sicilia è in fiamme. I 28mila forestali non le spengono

di Matteo Borghi

Ebbene sì, la Sicilia pullula di forestali, ma nessuno spegne gli incendi.
Che nell’isola più grande d’Italia i forestali siano tanti, troppi lo sappiamo benissimo. Parliamo di un esercito di 28mila Forestaleuomini, sessantotto volte il Piemonte che, con un’estensione territoriale pressoché identica (25.4000 chilometri quadrati), ne ha appena 406. C’è addirittura un Paese, Pioppo, frazione di Monreale in provincia di Palermo, in cui – riferisce Il Fatto Quotidiano – su una popolazione di circa duemila abitanti ben 383 fanno i forestali: uno su cinque, inclusi pensionati e bambini. Una forza tale da permettere, passateci l’esempio colorito, di spegnere un incendio semplicemente urinando sul fuoco.
Eppure – come riporta oggi Libero in edicola – gli incendi continuano a propagarsi mentre nessuno fa niente. Già perché l’articolo 12 dell’ultima finanziaria regionale ha accorpato gli operai addetti alla manutenzione dei boschi con quelli antincendio creando confusione su «chi debba fare cosa». Un errore formale che ti aspetteresti si possa superare con un decreto d’urgenza del presidente regionale, del questore, del prefetto che imponga a tutte le forze disponibili di operare insieme: cosa evidentemente impossibile per i dipendenti più sindacalizzati, della regione più sindacalizzata dello Stato europeo più sindacalizzato. Piuttosto che far lavorare chi non è competente, meglio lasciar bruciare tutto.
Sicilia fuocoAnche perché, come non bastasse, mancano i mezzi per spegnere il fuoco: il bando relativo all’acquisto degli elicotteri anti-incendio è stato pubblicato solo dieci giorni fa, lo scorso 17 giugno. Un ritardo incomprensibile che non lascia il minimo tempo necessario per rendere operativi gli elicotteri in estate. Ed è così che gli amministratori, nel mezzo della catastrofe, non hanno trovato di meglio che convocare l’ennesima, inutile «conferenza dei servizi con i dirigenti della Forestale e della Protezione civile per esaminare le procedure».
Chissà come andrà a finire. Di certo questi (colpevoli) ritardi porteranno danni irreparabili alla flora e alla fauna – speriamo non all’uomo, anche se da Altavilla Milicia giunge la notizia di una casa inghiottita dalle fiamme e una decina di persone intossicate dal fumo -. Speriamo, almeno, che non ci chiedano l’ennesimo balzello sulla benzina per l’emergenza siciliana. Sarebbe, oltre il danno, la beffa.

26 Giugno 2014
L'intraprendente




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