La Sicilia e Palermo vanno a fuoco. Ettari ed ettari di superficie boschiva distrutti con danni irreversibili per il patrimonio ambientale. Mentre i lavoratori sono a casa”. I segretari di Flai, Fai e Uila denunciano la gravissima situazione esistente in Sicilia e nella provincia di Palermo a causa del mancato avvio al lavoro dei forestali.
A Palermo – denunciano i forestali – in questo momento ci sono 5 mila lavoratori della manutenzione, licenziati, tutti a casa: sono i forestali che dovevano realizzare i para fuoco lungo i perimetri dei boschi, per evitare il propagarsi degli incendi, e che non li stanno realizzando. E ci sono 1.600 lavoratori dell’antincendio, già selezionati, ma non ancora operativi: solo 300 (dei distretti forestali 1 e 2) sono stati messi in servizio questa mattina ma non hanno potuto operare perché sprovvisti dei dispositivi di sicurezza (tuta ignifuga, casco, guanti, maschera, scarpe), mezzi, autobotti e furgoni, non sono sufficienti.
La politica e i dirigenti dell’azienda foreste – dicono i segretari di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Tonino Russo, Adolfo Scotti e Giuseppe La Bua – devono assumersi la responsabilità del danno fatto al patrimonio boschivo, del pericolo a cui hanno esposto migliaia di cittadini e del grave disagio creato a tutti i lavoratori forestali e alle loro famiglie, del comparto antincendio e manutenzione, che sono rimasti a casa mentre le nostre montagne vanno a fuoco”.
Per i sindacati il mancato avvio dei lavoratori forestali, a ridosso della stagione estiva e a tutela del patrimonio boschivo, è un “atto gravissimo e incomprensibile”. “Per la prima volta nella storia della forestale siciliana, non vengono realizzati i viali parafuoco. I dirigenti hanno generato l’immobilismo, l’Ars ha stanziato i fondi in ritardo, ed insufficienti rispetto al completamento delle giornate. Ci chiediamo cosa abbiano fatto da gennaio a oggi questi dirigenti.
Il presidente della Regione deve intervenire subito, l’immobilismo della burocrazia sta generando condizioni inaccettabili, Speriamo ora sia chiaro alla politica e all’opinione pubblica quanto sia prezioso ed importante il lavoro svolto da questi lavoratori in termini di prevenzione e salvaguardia di tutto il territorio”.

25 Giugno 2014
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