Ricevo e volentieri pubblico
da Angelo Dimarca
Responsabile Conservazione Natura di Legambiente Sicilia
Incendi in Sicilia.
Legambiente: Quello degli elicotteri non
è il problema principale.
Solidarietà all’Assessore al Territorio
Ambiente ed al Comandante del Corpo Forestale.
Dietro la distruzione dei boschi di Palermo lo scandalo delle tute da sanificare,
degli appalti per le attrezzature, del
mancato utilizzo delle autobotti e degli operai.
Esposto alla Procura della Repubblica ed
alla Corte dei Conti.
Dinnanzi
al ripetersi di notizie sui ritardi da
parte della Regione nel noleggio degli elicotteri come causa del disastro degli
incendi, Legambiente si dissocia da tali semplificazioni ed esprime solidarietà
all’Assessore Regionale al Territorio ed al Comandante del Corpo Forestale.
Un
elicottero non serve a nulla se non ci sono le squadre a terra.
“Con
questi allarmismi si distoglie l’attenzione da problemi e responsabilità più
seri – denuncia Angelo Dimarca Responsabile del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – Gli
incendi che da tre giorni hanno distrutto i boschi di Palermo sono legati allo
scandalo degli operai assunti ma non inviati ad operare per assenza di
dispositivi di protezione individuale e di attrezzature. Addirittura le tute
ignifughe devono essere in parte acquistate ed in parte sanificate, ricucite e sottoposte
a trattamento antibatterico. E le tute utilizzate dagli stessi operai lo scorso
anno erano tutte inutilizzabili? Dove sono finite tutte le attrezzature?”.
Legambiente
chiede se queste procedure siano state adottate negli scorsi anni, se
quest’anno sono state adottate solo a Palermo o in tutte le altre province (dove però le squadre antincendio hanno
cominciato ad operare prima).
Chiede
anche di accertare se l’Ispettorato Forestale di Palermo abbia inviato le
autobotti utilizzando gli operai a tempo indeterminato e le guardie forestali di
tutta la provincia addetti alla conduzione dei mezzi antincendio o gli
autobottisti stagionali che non hanno bisogno di particolari attrezzature
almeno a supporto di Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine, a cui va la piena e
totale solidarietà anche perché sono stati lasciati soli mentre centinaia di
operai assunti dal Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale erano destinati
a semplici corsi di informazione.
“E’
solo semplice zelo burocratico di qualche funzionario, ma che produce danni
incalcolabili per la collettività? Se ci fosse un’alluvione aspetteremmo i
salvagente prima di intervenire a salvare le persone? Dopo le nostre denunce – conclude Angelo Dimarca - stiamo ricevendo decine di segnalazioni da
parte degli operai forestali su acquisti di attrezzature, irregolarità nelle
graduatorie, che stiamo vagliando e che faremo confluire in un prossimo esposto
alla Procura della Repubblica di Palermo ed alla Corte dei Conti”.
Si
tratta di semplici disfunzioni o di precise responsabilità omissive visto che
ci troviamo dinnanzi ad emergenze di protezione civile? Chi pagherà i costi dei Canadair che da 3 giorni operano ininterrottamente
su Palermo ed il danno erariale per migliaia di operai assunti e
retribuiti ma non inviati ad operare sul
campo?
Per
Legambiente con la distruzione dei
boschi di Villagrazia di Palermo è iniziata una pericolosa stagione, più grave che
negli anni precedenti, che farà ancora
una volta degli incendi e della gestione della Forestale siciliana il terreno
per scontri sociali, facili consensi politici, nuovi affari per una industria
del disastro folle con danni ormai inaccettabili per l’intera comunità e per
l’ambiente, a cui bisogna mettere fine una volta per tutte.
L’Ufficio stampa Teresa Campagna 338
2116468
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