28 giugno 2014

CHIESTO AL GOVERNO DI PROCLAMARE LO STATO DI EMERGENZA



Chiesto al Presidente al Governo di proclamare lo stato di emergenza


Leone Zingales
Palermo. Mentre bruciano ancora, dopo tre giorni d'inferno, alcune aree della nostra regione, i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali hanno chiesto al Presidente della Regione e agli assessorati competenti di proclamare lo stato di emergenza «assumendo - hanno sostenuto i sindacati - tutti i provvedimenti necessari per mettere in servizio tutti i lavoratori, quelli della manutenzione per l'espletamento delle attività di prevenzione e quelli dell'antincendio per l'attività di repressione». «Non c'è più tempo da perdere - hanno aggiunto i sindacati - se si vogliono contrastare efficacemente gli incendi ed evitare danni enormi».
L'iniziativa, hanno concluso i sindacati «per affrontare il problema degli incendi, che stanno causando gravi danni e mettendo a rischio in questi giorni il patrimonio boschivo e forestale della Sicilia». La cronaca degli incendi ieri non si è esaurita. Ancora roghi a Palermo, nella borgata di Villagrazia. Due Canadair hanno effettuano lanci d'acqua sull'area di via Mulini Starrabba e via Orecchiuta. In provincia di Palermo sono divampati altri roghi a Misilmeri, a Piano Stoppa, a Collesano in via Isnello, a Carini in via Agnelleria e Altavilla Milicia. A Bagheria i carabinieri hanno arrestato in flagranza un 70enne che è stato bloccato dopo aver appiccato il fuoco alle sterpaglie di un terreno incolto, causando un incendio di vaste dimensioni.
Nell'Agrigentino sono stati segnalati roghi nella zona di Sambuca di Sicilia ed anche nel Trapanese e nel Siracusano (Pantalica, Ferla e Cassaro) c'è voluto l'intervento dei vigili del fuoco.
Infine l'Istituto Zootecnico di Palermo precisa che «nessun animale è rimasto ucciso nell'incendio che ha danneggiato martedì scorso la struttura. Siamo riusciti a metterli in salvo tutti». Lo ha detto Antonio Console direttore dell'istituto.
«I lavoratori forestali si ribellano al ritardo della Regione nella realizzazione dei viali parafuoco e, a tutela dell'ambiente, si organizzano per sorvegliare gratuitamente i bosch». A renderlo noto sono la Flai Cgil, la Fai Cisl e la Uila Uil di Trapani, sostenendo l'iniziativa dei lavoratori dei comuni del distretto 3 (Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa, Partanna, Gibellina e Castelvetrano) che da maggio attendono, come gli altri, che la Regione dia il via alle attività di manutenzione boschiva. Per i sindacati, che si sono detti «orgogliosi di rappresentare lavoratori con un tale e forte senso di responsabilità», si tratta di «un forte segnale che dovrebbe far riflettere il Governo regionale che, ad oggi, non ha mantenuto la promessa, fatta dopo lo sciopero generale dello scorso 11 marzo, di stanziare i fondi necessari per avviare le attività». Servizio antincendio della Forestale dimezzato a causa di gravi ritardi nello svolgimento delle visite d'idoneità al lavoro da parte delle Aziende Sanitarie provinciali. A denunciarlo sono le federazioni Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di Messina che «evidenziano come ancora oggi circa 450 lavoratori non possono svolgere la propria attività per un servizio importante a tutela della salute dei cittadini».
Con la legge di stabilità regionale sono state riorganizzate le «risorse umane nel settore forestale e della prevenzione degli incendi», riunificando i lavoratori forestali in un'unica graduatoria alle dipendenze dell'Azienda regionale foreste demaniali. Così il deputato regionale Girolamo Fazio che ha presentato un'interrogazione.

 27 Giugno 2014





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