30 giugno 2014

ATTO DI ACCUSA DELLA CISL. INCENDI? LA COLPA E' TUTTA DELLA POLITICA


Atto di accusa della Cisl

«Incendi? La colpa è tutta della politica»

Cutrale: «Ora ci si lamenta degli ettari di bosco andati in fumo ma non si è fatto niente per predisporre in tempo le misure preventive»

Uno degli incendi che di recente hanno devastato l´area iblea
Foto lasicilia.it

«E' fuori da ogni logica civile ciò che si sta riscontrando in queste ore in Sicilia e nel nostro territorio in particolare. Dopo l'incendio nella riserva di "Calaforno" che ha distrutto diverse decine di ettari di bosco di grande valore, creato negli anni con l'impiego di ingenti risorse economiche e con il sacrificio progettuale e lavorativo di dirigenti e di centinaia di operaie ed operai, si è determinata una condizione di sdegno in tutta la comunità iblea». E' quanto rileva Sergio Cutrale, segretario territoriale della Fai Cisl che chiarisce che «ciò che, nonostante l'enorme dispiacere, veniva classificato come un caso grave ma isolato, si riscontra invece essere stato solo l'inizio di una serie di incendi e devastazioni del territorio. Affermiamo con grande delusione - attacca Cutrale - che tali disastri sono da ricondurre interamente ad una classe politico-amministrativa irresponsabile, decisamente incapace di programmare ed operare scelte concrete a tutela del patrimonio ambientale e territoriale, vanificando di fatto la dignità di tanti lavoratori. E' di queste ore lo spegnimento, con l'ausilio di canadair, degli ulteriori incendi che hanno distrutto svariati ettari di bosco. Sono rimaste nella memoria di tanti cittadini non più gli alberi ma le interminabili colonne di fumo che attestavano la moria degli stessi e del paesaggio. Non è possibile che tutto ciò possa cadere nel dimenticatoio, così come non è accettabile che, a fronte di un simile disastro ambientale, non vi sia alcun colpevole».
Per la Cisl è indispensabile invitare «la politica ad evitare l'ennesimo stupido atto di accusa secondo il quale l'incendio è da ricondurre a qualche lavoratore arrabbiato. Troppo semplice e persino comodo. L'indice va puntato senza mezzi termini al "Governo dei nominati" dove gli assessori, in stile casa del Grande Fratello, non rispondono agli interessi della Sicilia e dei siciliani ma, agli umori del grande fratello. E' necessario che i sindaci si costituiscano parte civile, ciascuno per la propria competenza, in difesa del proprio territorio ed a prescindere dal colore della propria casacca. E' comprensibile che solamente il presidio dei lavoratori nei vari cantieri, la realizzazione di viali parafuoco, l'avvio in tempo utile del personale antincendio con le relative squadre di personale all'uopo formato, sarebbero state le uniche risposte possibili, che una classe politica seria deve programmare, per evitare tali disastri. Anche se per qualcuno è facile giustificare tutto, con la solita affermazione: "Non ci sono soldi"».
R. R.

29 Giugno 2014







2 commenti:

  1. la colpa non e soltanto dei politici e anche dei sindacati che per anni ci avete presi in giro e raggiungere il vostro obiettivo creare un ammasso di forestali tutto per le domande di disoccupazione agricola

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  2. Vincenzo mi devi fare la cortesia di scrivere anche il cognome, altrimenti la prossima volta sarò costretto di cestinare il commento. Ciao

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