In anteprima per il Blog
Ricevo e volentieri pubblico
da Angelo Dimarca Responsabile Conservazione Natura di Legambiente Sicilia
Comunicato
Stampa
Palermo 13
giugno 2014
Accorpamento tra servizio antincendio
e servizio di manutenzione dei boschi in
Sicilia
Legambiente: presentato ricorso per
l’annullamento della convenzione tra
Assessorati Risorse Agricole e Territorio-Ambiente
Autobotti antincendio senza autisti e senza
fondi per la gestione rischiano di vanificare i buoni risultati del 2013
Chiesta
ai neoassessori Sgarlata e Reale
l’abolizione dell’articolo 12 della
finanziaria 2014
Dopo
gli incendi che continuano ad aggredire il territorio siciliano, Legambiente
Sicilia ha dato mandato al proprio Centro di Azione Giuridica di impugnare per
l’annullamento la convenzione firmata tra Assessorati Risorse Agricole e
Territorio-Ambiente ed il relativo Decreto Presidenziale, oggi pubblicati sulla
GURS.
In
piena stagione antincendio, come denunciato lo scorso maggio, la Regione si è
avventurata in un assurdo e controproducente accorpamento degli operai
antincendio (gestiti sino allo scorso anno dal Corpo Forestale regionale) con
quelli addetti alla manutenzione dei boschi (gestiti dall’Azienda Foreste
Demaniali) in attuazione di una brutta norma contenuta nella legge finanziaria
2014 (articolo 12 LR 5/2014) che sta avendo solo l’effetto di bloccare
importanti attività per la tutela del territorio e di scardinare assetti
organizzativi ben funzionanti.
“Abbiamo
presentato ricorso straordinario al Presidente della Regione - dichiara Angelo Dimarca responsabile regionale
del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – in quanto si
stanno violando elementari principi di buona amministrazione e di
ragionevolezza, e tutto questo in piena stagione antincendio. La convenzione firmata
tra Corpo Forestale e Azienda Foreste
Demaniali è un concentrato di bizantinismi e passaggi burocratici che stanno
facendo saltare il servizio antincendio
della Regione (ben funzionante sino allo scorso anno), creando il presupposto
per il fallimento operativo di tutta la Forestale”.
Gli
operai antincendio passano dal Corpo Forestale all’Azienda Foreste ma solo per
la gestione economica, verranno utilizzati di nuovo dal Corpo Forestale ma su finanziamento
e assegnazione dell’Azienda però a seguito di perizie redatte dal Corpo
Forestale da inviare all’Azienda, e così via con altri assurdi meccanismi che
stanno di fatto ritardando le attività sul campo.
Le
risorse finanziarie per l’antincendio
sono state assegnate all’Azienda Foreste ma le attività operative devono essere
svolte dal Corpo Forestale.
In
questo momento i mezzi specifici per l’antincendio sono senza autisti, senza
addetti allo spegnimento e senza fondi per la manutenzione e la gestione, che
devono essere trasferiti dall’Azienda (nuovo datore di lavoro) al Corpo
Forestale.
Una
Convenzione che sposta tonnellate di carte tra 2 uffici della stessa Regione (fascicoli
personali,certificati medici, perizie, elenco di attrezzature, fogli presenza,
ecc.) e che sta già producendo solo difficoltà applicative e dilatando
oltremodo i tempi amministrativi e tecnici in un settore che dovrebbe essere
caratterizzato da rapidità, efficacia,
efficienza.
Ma
per Legambiente la colpa è di una pessima legge che ha costretto il Corpo
Forestale ad inventarsi meccanismi per tentare di fare partire le attività e
che al contempo lo ha ridotto all’immobilismo.
Per
questo Legambiente Sicilia, anche alla luce del proprio ricorso, rinnova un accorato appello ai neo Assessori Regionali
all’ Agricoltura Ezechia Paolo Reale e al Territorio Maria Rita Sgarlata per chiedere un
preciso impegno ad annullare l’articolo 12 della LR 5/2014”.
“Ma
la cosa più grave in assoluto – conclude Dimarca - è che rischia di saltare l’efficiente
macchina antincendio organizzata dal Corpo Forestale regionale: lo scorso anno
sono stati raggiunti obiettivi importanti, meno incendi, dismissione dei mezzi
obsoleti, garantiti gli operai, ridotti i costi. In un solo anno di lavoro,
l’apprezzabile attività del Dirigente Generale del Corpo Forestale siciliano ing.
Di Rosa ha prodotto risultati impensabili ed è grave che la politica non ne
abbia coscienza e che queste cose non vengano dette ai cittadini. Forse è
proprio quello che da fastidio a gruppi di interesse: dimostrare che con meno
fondi ci possono essere maggiori risultati”.
Legambiente
Sicilia ritiene giusto che la Protezione Civile
Nazionale ed il Prefetto Gabrielli vigilino ed intervengano
su quanto sta accadendo in Sicilia, ma chiediamo valutazioni più puntuali e
tecniche, a partire dal riconoscimento di quanto ben fatto dal Corpo Forestale
siciliano nel 2013 che è cosa diversa, purtroppo, dall’Azienda Foreste
Demaniali che è stata di fatto cancellata e ridotta, per gravissime
responsabilità politiche e dei sindacati tradizionali, ad un megacontenitore che si dovrebbe occupare
non solo di demanio forestale ma anche di sviluppo rurale, trazzere, bonifica.
L’Ufficio stampa Teresa Campagna 338
2116468
N.B. Legambiente Sicilia non appena lo definirà negli aspetti formali, il testo del ricorso sarà inviato in esclusiva assoluta al blog.
Ringrazio personalmente per la proficua collaborazione Angelo Di Marca di Legambiente Sicilia, per aver condiviso l'idea di annullare l'art. 12 della LR 5/2014, che continua a creare scompiglio tra i lavoratori. Auspichiamo nel prossimo riordino la creazione di due soli contingenti (151nisti e oti).
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finalmente qualcuno che fà qualcosa di senzzato : concordo con leganbiente (buonofortuna) SALVO . S.
RispondiEliminaGià da Gennaio è iniziato il calvario,fogli di firma elaborati dal Comando che vanno all'Azienda per il visto,poi ritornano per partire per Palermo,trafila da un Assessorato all'altro con l'unico risultato di un ritardo di tre-quattro mesi per il pagamento delle spettanze.
RispondiEliminaMi convingo sempre più,di un piano ben elaborato,per accorpare i due contingenti AIB alle dipendenze del Comando CF (Una macchina efficente) e Lavori alle dipendenze Azienda con problemi di ogni genere,non ultimo a detta di esponenti politici di governo,la loro rottamazione da affidare ai privati.
Ed ecco l'uovo di Colombo,unire il tutto,creare il caos,l'esigenza,il bisogno di solerti salvatori pronti a dimostrare la loro utilità.
E gli interessi della collettività,che fine fanno?
Prima di tutto gli interessi di bottega,dopo si vedrà?
Forse a pensar male non sempre si fà peccato /(frase rubata)
carmelo troina op.forestale