In questo momento la priorità è l'emergenza occupazionale, per il resto ci possiamo attrezzare
Stà arrivando il giorno in cui i lavoratori del comparto forestale della Sicila (sempre più spaccato), andrà per l'ennesima volta a chiedere l'elemosina al Governo. Dopo varie bocciature e rinvii della finanziaria, giorno 27 maggio alle ore 16 l'aula discuterà e dovrà votare la manovra da 100 milioni di euro che serviranno anche per gli avviamenti, questa cifra non basterà per coprire tutte le giornate lavorative, ma sarebbe un tiepido segnale di speranza.
La novità assoluta è il cambio di strategia (elettorale?) del Presidente Rosario Crocetta che sarà al fianco dei lavoratori, partecipando addirittura al corteo, con questa mossa scarica tutte le colpe ai 90 Deputati, come se lui ne fosse esente, l'appuntamento è alle ore 15, che dal Palazzo della Regione si sposterà all'Ars.
Se andrò alla manifestazione, farò di tutto per fare 2 semplici domande al Governatore, il tutto deve essere immortalato dalla ormai inseparabile mini telecamera, saranno domande brevissime e le risposte saranno da scoop. O nel bene o nel male.
Se per puro caso (il rischio è altissimo), la finanziaria viene nuovamente bocciata e/o rimandata, a quel punto i lavoratori 78isti, 101nisti, 151nisti di ogni ordine e grado, possono dire quasi addio alle garanzie occupazionali. Quindi per dopodomani penso che sia estremamente importante la presenza fisica, lasciate stare le bandiere politiche, sindacali, i gufi e gli idioti, ma pensate ai propri figli e alle proprie famiglie, il 27 maggio non è il giorno ideale per litigare tra di noi, ma bensì del lavoro. Evvero, tante cose non condividiamo, ma tante cose si possono ancora fare, in questo preciso momento secondo me bisogna dare priorità alle emergenze occupazionali. Colleghi questa volta la situazione non è grave, ma è gra-vis-si-ma, siamo arrivati al capolinea! Qualsiasi cosa succederà martedì, sarà a livello regionale e quindi facciamo uno sforzo in più anche per coloro che per motivi di distanza non potranno esserci.
Se riusciamo a rimanere compatti, possiamo dare un contributo all'eventuale riforma del settore (se si farà), evitando di fatto altre porcate, in passato abbiamo assistito a tantissime ingiustizie, adesso però si volta pagina perchè i tempi sono cambiati. La prima regola deve essere il dialogo e il rispetto verso tutti, altrimenti si è persi in partenza.
Se non ci sbracciamo le maniche ora, nessuno ci aiuterà.
Nelle manifestazioni e/o scioperi regionali la partecipazione è
molto sentita anche dai colleghi dell'azienda, non si può dire invece in
quelle provinciali (Pa), dove molto spesso si registra la totale assenza dei
suddetti operai, come se il problema per loro non esistesse. Siccome io
sono un padre di famiglia e farò di tutto per esserci, chiedo la stessa
cosa anche a voi.
Su questo non arretriamo di un centimetro
è il minimo che chiediamo
N.B.
L'individualismo e l'orgoglio personale non è per niente salutare per il comparto.
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