Messina, proteste forestali. Intervista a Mastroeni (FLAI-CGIL): la manifestazione di domani una tappa fondamentale per la tutela dei nostri boschi
In occasione dell’ultimo congresso provinciale, il sesto nella storia della FLAI (Federazione Lavoratori Agro Industria), due tematiche di fondo
erano state poste sotto i riflettori: il rilancio del settore
agroalimentare e la sistematizzazione dell’attività dei forestali.
Proprio questi ultimi domani scenderanno in piazza: Cgil, Cisl e Uil si
troveranno una a fianco dell’altra, con l’intento di spingere il governo
regionale ad offrire risposte serie ai lavoratori, dando il proprio
beneplacito all’immediato avvio dell’attività. Abbiamo contattato il
segretario messinese della Flai, Giovanni Mastroeni, ponendogli alcune domande sul merito dell’iniziativa.
Per domani è prevista la manifestazione di protesta. Qual è il messaggio che il sindacato vuole dare ai lavoratori?
“Ci poniamo al loro fianco, tentiamo di
dare un messaggio di speranza per mettere un punto chiaro in questa
vicenda. Innanzitutto in termini di risorse necessarie, per proseguire o
iniziare l’attività del 2014, ancora ferma. Non si era mai registrato
un simile ritardo: era consuetudine avviare i lavori ad aprile o, al
più, nella prima settimana di maggio. Adesso, invece, non abbiamo
certezze. E l’inerzia procura danni! L’azienda deve disporre dei
parafuoco, ossia del lavoro concreto dei forestali, perché essi evitano
gli incendi prevenendo l’emergenza, attraverso un’azione di pulizia
dalle erbacce. Inoltre deve partire il servizio antincendio: siamo in
netto ritardo coi termini di legge”.
Cosa chiedete alle istituzioni preposte?
“Questa è la quarta manifestazione in
pochi mesi: non si può solo discutere, bisogna pervenire ad un risultato
concreto. Alle istituzioni chiediamo il rispetto delle leggi, la tutela
dei boschi e la possibilità di far lavorare i lavoratori”.
“Se le cose vanno male la situazione diventa estremamente drammatica. A quel punto vedremo che iniziativa articolare”.
Avete sollevato il tema della solidarietà dei sindaci. E’ normale chiedere come abbia reagito l’amministrazione Accorinti?
“Abbiamo
inoltrato delle lettere sin dal 6 maggio, rivolte a tutte le
amministrazioni in vista dello sciopero del 9. In poche hanno risposto,
soprattutto nella zona dei Nebrodi. Di Accorinti non abbiamo notizie,
eppure la macchia di forestazione di Messina è abbastanza estesa, basti
pensare ai Colli S. Rizzo. Non possiamo e non vogliamo pensare ad un
restringimento della superficie imboscata. Chiediamo solidarietà
rispetto alla funzione che i lavoratori esercitano, al servizio che essi
rendono. Non è un problema dell’occupazione fine a sé stesso, gli
interventi sono necessari”.
26 Maggio 2014
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