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I forestali iblei in cerca di risposte Sit-in.
Davanti alla Prefettura i lavoratori senza stipendio e nessuna certezza nel futuro
La protesta inizia a farsi sentire. Ieri mattina, così come era stato annunciato ormai da giorni, si è svolto il sit-in dei lavoratori forestali. Dinnanzi alla Prefettura si sono ritrovati per esplicitare la piattaforma rivendicativa e soprattutto chiedere un mirato intervento da parte del prefetto presso la Regione. Tra le tante incertezze, c'è da fare i conti anche con gli arretrati da percepire e rispetto ai quali si chiedono impegni precisi. Gli stipendi che mancano sono quelli che vanno da dicembre a marzo.
"Ritardi determinati da problemi burocratici", hanno lamentato durante la protesta anche attraverso dei cartelli. Stipendi arretrati, assenza di risposte, problemi che riguardato tutta la Sicilia visto che ieri manifestazioni del genere si sono tenute in tutta l'isola. I sindacati chiedono lo scatto d'orgoglio alla classe dirigente.
Sergio Cutrale della Cisl: "Abbiamo manifestato davanti alla Prefettura perché il rappresentante del governo è il nostro diretto interlocutore. Il problema è grave. Ci sono famiglie, marito e moglie, nella zona montana, che non sanno come fare, perché essendo entrambi forestali non hanno alcun introito a fine mese".
Le segreterie provinciali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil hanno organizzato in Sicilia questo momento di protesta ma al tempo stesso di proposta alla luce della mancata pubblicazione delle nuove graduatorie uniche distrettuali. Le stesse sono state predisposte dall'Ufficio Provinciale del Lavoro in base ad una direttiva inviata dalla dirigente regionale Corsello, senza alcuna concertazione con le organizzazioni sindacali, sulla base di indicazioni che, secondo i sindacati, contrastano con le norme esistenti, determinando evidenti incongruenze non chiarite da circolari specifiche. "Ciò determina - avevano rilevato i sindacati - sconvolgimenti nell'ordine delle graduatorie, gravi penalizzazioni ai lavoratori dopo venti anni di consolidato e produrrà solo valanghe di ricorsi e contenziosi".
M. B.
10 Maggio 2014
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