04 maggio 2014

CALTAGIRONE. POSSIBILE LO SBLOCCO PER I 151NISTI. FORESTAZIONE, TREMANO IN 1.250


Caltagirone. Possibile lo sblocco per i «centocinquantunisti», acque agitate anche al Consorzio di bonifica

Forestazione, tremano in 1.250


Situazione ancora in alto mare per gli operai forestali, alle prese con una serie di ritardi nell'avvio al lavoro. Altre nubi si addensano minacciose sui lavoratori del Consorzio di bonifica di Caltagirone.
Nel Calatino, come si vede, gli operatori del settore agro-forestale non hanno alcuna ragione per stare tranquilli, anzi. In entrambi i casi - come, peraltro, avviene nel resto della Sicilia - le speranze dei lavoratori sono legate alla manovra finanziaria bis che dovrà essere varata dalla Regione.
Senza le attese risorse, infatti, l'intero comparto rischia di restare al palo.
Quanto ai forestali, si prevedeva che i primi lavoratori dell'Azienda (quelli addetti alle manutenzioni) potessero essere inviati nei cantieri prima di Pasqua, ma anche questa previsione si è rivelata un'aspettativa troppo rosea. I tempi di avvio nei boschi, quindi, si sono dilatati e, ancora adesso, 3 maggio, gli avviamenti non sono stati effettuat, con crescente preoccupazione per quelli che, nel Calatino, costituiscono un piccolo esercito: 1250 operatori (915 addetti alle manutenzioni fra operai a tempo indeterminato, centocinquantunisti, centunisti e settantottisti, a cui si aggiungono gli addetti alle squadre antincendio).
Da fonti sindacali si apprende che i centocinquantunisti dovrebbero, finalmente, essere avviati la prossima settimana, fruendo della copertura delle visite mediche dell'anno scorso (che ha durata annuale e, quindi, sino al 20 maggio circa), in attesa che si provveda a sciogliere i nodi che, a tutt'oggi, impediscono l'effettuazione delle visite mediche per l'attuale stagione
A esprimere disappunto per i ritardi sono Flai - Cgil, Fai - Cisl e Uila - Uil (i segretari locali sono rispettivamente Nuccio Valenti, Angela Tasca e Giacomo Piluso), che continuano a stigmatizzare «la dicotomia fra gli impegni assunti dal Governo, che l'11 marzo aveva garantito gli avviamenti entro la fine del mese già trascorso, e le problematiche di carattere ostativo che sono, invece, poste dalla burocrazia e la mancanza di risorse a cui auspichiamo si ponga al più presto rimedio».
Altra tematica di grande attualità è quella dei consorzi di bonifica, di cui si reclama un vero rilancio. E a Caltagirone questo argomento riveste particolare importanza, data la prevista soppressione del Consorzio di bonifica calatino e il suo previsto ingresso nel mega-consorzio da istituire in Sicilia orientale. In realtà, di questa riforma sembra essersi persa ogni traccia, mentre ogni anno si ripropongono, puntualmente, gli stessi problemi. A partire dal mancato avviamento degli operai stagionali, nonostante l'ormai prossimo inizio della stagione irrigua. Già lo scorso 16 aprile i lavoratori del Consorzio di bonifica calatino si sono riuniti in assemblea permanente «per protestare contro lo stato di abbandono in cui versa il settore». Ma non sono escluse, come si anticipa dal versante sindacale, altre azioni di protesta.
Mariano Messineo

03 Maggio 2014





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