Plemmirio, nasce il parco
«Sarà un teatro sul mare»
Bonificata la zona militare in abbandono dal 1943 che ospiterà un'oasi per passeggiate, eventi e sport
Foto lasicilia.it
Isabella Di Bartolo
Il panorama è quello mozzafiato sul mare più blu del Plemmirio. Ed è a picco sul costone ondoso che sorgerà il "Parco naturalistico del Plemmirio" la cui prima pietra è stata posta tra l'emozione dei residenti.
Sono infatti i "plemmiroti" che hanno dato vita a quest'oasi nella punta estrema della città, trasformando una zona di degrado e spazzatura in un'area da dedicare a bambini, anziani e tutti coloro che vorranno passeggiare a due passi dal tesoro blu tutelato dall'area marina protetta. E ottenendo il sì al parco dopo 70 anni di dinieghi da parte del Demanio marittimo e del Genio militare a proposte di carattere commerciale che, oggi, hanno invece voluto premiare l'impegno dei residenti per la salvaguardia e la valorizzazione di un'area tra natura e storia.
La zona in questione è, appunto, nel cuore del Plemmirio, con vista sul faro. Si tratta di un sito militare abbandonato dal luglio del 1943.
Il viaggio per la nascita di questa nuova realtà naturalistica è iniziato da qualche mese e vede dietro le quinte Aldo Dugo, presidente dell'associazione Plemmyrion, insieme con Nicola Servito, storico agronomono siracusano e deus ex machina del parco naturalistico.
«I lavori per la riqualificazione e il miglior utilizzo di una grossa ex struttura militare - dice il presidente Dugo - sono già stati avviati e daranno lustro a una fra le più belle e panoramiche zone del Plemmirio. E' da rilevare, con piacere, che è la prima volta che si registra fra il Demanio militare e un'associazione cittadina, un'intesa volta al miglioramento e alla protezione di un sito di così particolare interesse paesaggistico. Ciò che risulta sorprendente è il constatare come da un'iniziativa privata si sia potuto dare avvio a un progetto di grande respiro che creerà, per la cittadinanza, un parco pubblico, splendito teatro sul mare, in uno dei luoghi più suggestivi dell'area marina protetta del Plemmirio».
Grazie all'instancabile volontà e passione dei soci dell'associazione, che rappresenta le 400 famiglie del quartiere balneare, quello che era un sogno sta per diventare realtà. Il parco naturalistico sarà un luogo aperto a tutti e dove si potrebbe immaginare anche la cornice ideale di spettacoli, concerti, eventi con il mare a fare da sfondo. Un luogo unico che era dapprima invaso dall'immondizia e nascosto da cumuli di degrado che lo hanno reso sconosciuto agli stessi siracusani. E che solo grazie all'impegno dei residenti di via Capo Murro di Porco e dintorni è stato già in parte ripulito. Nove camion dell'Igm, grazie all'impegno del Comune e dell'assessore all'Ambiente Francesco Italia, hanno portato via ogni tipo di rifiuto dall'area. E' stata poi la volta della scerbatura e della pulizia, svolta dagli stessi residenti, a cui ha fatto seguito la prima piantumazione delle siepi e delle piante - rigorosamente endemiche come richiesto dalla Soprintendenza - che il dottor Servito ha sistemato dopo un dono da parte dell'Azienda forestale che, con il dirigente Carmelo Frittitta, ha voluto partecipare alla rinascita di questo sito regalando 100 piante ai cittadini.
«Non ci sono meriti singoli - prosegue Dugo - ma il merito è di tutta la collettività di cittadini e di soci oltre che di un operoso consiglio d'amministrazione: tutti elementi che si sono mossi in sintonia nell'interesse della salvaguardia del territorio». I componenti dell'associazione ringraziano dunque ogni istituzione e singolo cittadino per l'aiuto profuso in quest'avventura. «Ringraziamento Alessandro Acquaviva perchè si è prodigato per superare intoppi burocratici e accelerare l'iter di avvio della nascita del parco - dice il presidente Dugo -. Inoltre, è fatto certo che, non solo i soci, i residenti, la zona costiera, gli amanti della natura ma tutti abbiamo contratto un grosso debito di riconoscenza nei confronti di Nicola Servito». E' infatti l'agronomo con i suoi 86 anni magnificamente portati, che per decenni è stato presidente dell'ordine siracusano, ad aver materialmente disegnato - per puro diletto e amore per il Plemmirio - il parco naturalistico e redatto il piano per la riqualificazione dell'area. «La qualità della proposta del dottor Servito - prosegue Dugo - ha segretolato 70 anni di dinieghi del Demanio ad ogni richiesta di utilizzo dell'area». Servito è il puntiglioso coordinatore e direttore di ogni genere di intervento tecnico in ordine a perimetrazione, sfalciatura, livellamento, impianti di irrigazione, piantumazione: sempre nel rispetto dei vincoli e dei dettami della Soprintendenza che ha concesso le autorizzazioni dopo l'attento esame da parte della dirigente Trigilia.
«Non possiamo certo dimenticare i volontari - dice ancora Dugo -, e tutti i soci dell'associazione coordinati dal professore Gino Fazzina che, armati di decespugliatori e varie attrezzature, hanno ripulito l'area dal degrado». I componenti dell'associazione ricordano con soddisfazione il benestare ottenuto dal Demanio marittimo di Augusta e dal Genio civile per la realizzazione di un'opera che mira a salvare la zona sia sotto il profilo naturalistico sia da quello storico. Qui, infatti, si immagina già la nascita di una pista ciclabile e pedonale per correre ammirando il mare, oltre che dar vita a percorsi alla scoperta della base militare e dunque di un pezzo della storia della città nell'epoca della guerra mondiale. «Siamo felici di lavorare a questo sogno - dice Dugo a nome dei componenti dell'associazione - ma un solo cruccio ci affligge: come sono state forti le nostre idee, parimenti deboli sono le nostre forze economiche interamente prosciugate dai primi interventi. Confidiamo che tra enti, associazioni e simpatizzanti si possa creare una fruttuosa collaborazione. Di recente abbiamo acquisito la disponibilità ad aiutarci da parte dell'area marina protetta del Plemmirio e speriamo che unendo tutti insieme le forze possiamo sviluppare l'ambizioso progetto e raggiungere l'obiettivo che si siamo prefissi».
Quel che occorre adesso è un sostegno economico per proseguire l'operazione di pulizia dell'area. Attualmente, infatti, le spese sono state sostenute dai cittadini che si sono auto-tassati nell'ambito dell'associazione. Ma serve di più. E serve l'impegno del pubblico che - lontano dalle consuete passerelle elettorali che contraddistinguono operazioni di questo genere - possa scendere in campo a sostegno di un quartiere che vuole rinascere. Di una zona balneare che rappresenta un tesoro da valorizzare per la sua bellezza naturalistica che la rendono tra i luoghi più belli della costa siracusana.
28 Aprile 2014
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