02 aprile 2014

AGRIGENTO. IL VERDE PUBBLICO E' TANTO E GLI OPERAI SONO IN QUATTRO. SI ERA DISCUSSO DI CONFRONTARSI CON LA FORESTALE, MA NULLA E' STATO FATTO



Agrigento

Il verde pubblico è tanto gli operai solo in quattro

Inevasa una richiesta degli uffici giudiziari per un operaio che curi il giardino del palazzo di Giustizia


Molte aiuole di Porta di Ponte versano in stato di abbandono
Foto lasicilia.it



Che la gestione del verde pubblico sia svolta in questa città con poche risorse sia umane che economiche (come molti altri servizi) non è una grossa novità. Ma a guardarli bene in trasparenza i numeri danno davvero da pensare.
Il Comune di Agrigento, infatti, ci ha fornito la mappa esatta degli operai impegnati nell'azione di manutenzione ordinaria delle ville comunali e il quadro è abbastanza sconfortante. I dipendenti "operativi" dovrebbero essere sulla carta 7, che sarebbero comunque già pochi. A quella cifra da "capogiro" bisogna sottrarre un operaio che per problemi di salute è sottoposto saltuariamente a trattamento sanitario obbligatorio e un secondo che ha il compito di caposquadra, e quindi è impegnato a rapportarsi con l'Assessorato e a dirigere le operazioni in giro per la città. Rimangono 5 operai, dei quali uno è dedicato stabilmente a Porta di Ponte - prima era stato distaccato al parco dell'Addolorata, e non capiamo come avrebbe potuto garantire una qualche minima forma di manutenzione di una struttura ciclopica da solo -. Abbiamo tra l'altro cercato di individuarlo in questi due giorni nell'area del salotto cittadino, ma è probabile che sia al momento destinato ad altre funzioni o che abbia orari diversi dai nostri.
Ci sono rimasti 4 operai, ma l'opera di sottrazione non è ancora finita: due di loro, infatti, sono a tempo determinato e non full time. Questo significa che lavorano solo la mattina tutti i giorni e 2 ore il venerdì. E questo in parte è un bene, perché il settore Verde pubblico è privo di mezzi di locomozione, se si eccettua una Panda (che può caricare tutti e quattro gli operai ma che poi non avrebbe spazio per gli attrezzi) e un Piaggio Porter (che ha lo spazio per gli attrezzi ma non per tutti gli operai). Per completezza va detto anche che da tempo il Tribunale di Agrigento chiede un giardiniere per curare le aiuole che si trovano davanti il Palazzo di Giustizia. Risorsa che attualmente non è stata concessa - fortunatamente, visto tutto-.
Questo il quadro della situazione. La domanda che ci siamo posti è: si è cercato di fare qualcosa per superare il problema? E non ci riferiamo ovviamente al settore Verde, che è alla fine unicamente il terminale di tutto questo stato di cose, ma all'amministrazione comunale. Crediamo che non tutte le risorse siano state in questi anni utilizzate: dal 2012, ad esempio, il Comune ha firmato una convenzione con il Tribunale di Agrigento per l'utilizzo nelle ville comunali di soggetti condannati ai lavori socialmente utili. Li hanno mai utilizzati? Non ci pare. Si era poi a lungo discusso della possibilità di confrontarsi con Anas, Esa e forestale. Cosa è stato fatto? A giudicare dai risultati nulla. Eppure a pochi km da Agrigento, a Raffadali, queste strade si stanno tentando per garantire un servizio dignitoso ai cittadini. Oppure, perché non pensare finalmente a regolarizzare la possibilità per i cittadini di intervenire? In tanti hanno dimostrato e dimostrano la volontà di fare qualcosa per la loro città. Perché non tentare una strada di conciliazione invece che opporre il muro contro muro?
Gioacchino Schicchi

01 Aprile 2014




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