Provincia di catania
Forestali in rivolta. I tempi di avvio al lavoro nei boschi si dilatano. Gli operai accusano politici e sindacati
«Siamo stufi di farci prendere in giro»
Tempi difficili per i lavoratori forestali.
Un
piccolo «esercito» di oltre 1200 persone che aspettano
di essere avviati
al lavoro. Foto lasicilia.it
Situazione ancora in alto mare per i lavoratori forestali, alle prese con le promesse di mancata attuazione, che si traducono in una serie di ritardi nell'avvio al lavoro. Si prevedeva che i primi lavoratori dell'Azienda forestale (quelli addetti alle manutenzioni) potessero essere inviati nei cantieri prima di Pasqua, ma anche questa previsione si è rivelata un'aspettativa troppo rosea. Permane, infatti, uno stato di profonda incertezza e nessuna richiesta di avviamento agli uffici del lavoro è stata ancora avanzata.
I tempi di avvio nei boschi, quindi, si dilatano, con crescente preoccupazione per quelli che nel Calatino costituiscono un piccolo esercito: 1250 operatori (915 addetti alle manutenzioni fra operai a tempo indeterminato, centocinquantunisti, centunisti e settantottisti, a cui si aggiungono gli addetti alle squadre antincendio). «Siamo stufi di essere presi in giro dalla politica - afferma uno di loro, Nicolò Sinopoli - e che cosa fanno i sindacati per tutelarci? Oggi la situazione è davvero precaria. La cosa più grave è l'assoluta assenza di prospettive e di soluzioni concrete che ci diano le risposte per tanto tempo attese».
A esprimere disappunto per i ritardi sono Flai - Cgil, Fai - Cisl e Uila - Uil (i segretari locali sono rispettivamente Nuccio Valenti, Angela Tasca e Giacomo Piluso), che stigmatizzano «la dicotomia fra gli impegni assunti dal Governo, che l'11 marzo aveva garantito gli avviamenti entro la fine del mese già trascorso, e le problematiche di carattere ostativo che sono, invece, poste dalla burocrazia».
«A tutto ciò - aggiunge Valenti - va sommata l'insufficenza dei fondi nel cosiddetto bilancio bis. Le risorse vanno trovate al più presto». Infatti, con gli attuali chiari di luna, persino il rispetto delle garanzie occupazionali appare messo in discussione. In un recente incontro, l'Azienda foreste demaniali di Catania, confermando quanto evidenziato in un documento, aveva manifestato uno stato di preoccupazione crescente per la mancata disponibilità economica e per i problemi organizzativi legati alle visite mediche, per le difficoltà nell'acquistare i materiali antinfortunistici ai lavoratori e nel provvedere alla manutenzione dei mezzi meccanici e all'acquisto dei carburanti.
Sul piede di guerra anche i lavoratori degli 11 consorzi di bonifica siciliani: oggi 16 aprile, anche quelli del Consorzio di bonifica di Caltagirone si riuniranno in assemblea pemanente «per protestare contro lo stato di abbandono in cui versa il settore».
M. M.
16 Aprile 2014
avete votato crocetta e compagnia bella adesso arranciatevi anzi tutti aranciamoci...marcello sansone
RispondiEliminacaro collega sono tutti uno schifo i politici ... e sindacati . spero solo che primo o poi sappiamo reagire a dovere SPITALERI S.
RispondiEliminaCIAO A TUTTI,REAGIAMOOOOOO,VOTIAMO E PROVIAMO AD INVOGLIARE LE PERSONE TUTTE A VOTARE IL M5S. MANDIAMO A CASA IN MODO TOTALE LA VECCHIA POLITICA. salvatore gebbia 78sta
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