31 marzo 2014

RAGUSA. I LAVORATORI FORESTALI E DELL'ARAS NON SONO PAGATI


La vertenza

Forestali e Aras
«I lavoratori non sono pagati»

Foto lasicilia.it

Quattro mesi di arretrati



Antonio La Monica
Cgil, Cisl e Uil invocano l'intervento del prefetto si Ragusa, Annunziato Vardé, sulla vicenda legata ai lavoratori della in provincia di Ragusa impegnati alla Forestale e all'Aras, l'associazione allevatori. Entrambe le realtà, infatti, vantano debiti nei confronti dei propri dipendenti pari a 4 mensilità, con l'aggiunta di otto mesi di ritardo per il rimborso spese sostenute dai lavoratori. E se il presente non appare felice, lo sono ancor meno le prospettive future, con particolare riferimento alle Ipotesi di integrazione con l'Istituto Zootecnico e taglio e insufficienza di risorse per l'Aras.
"In provincia di Ragusa - spiegano i sindacati - dove l'Associazione allevatori rappresenta una realtà di notevole rilievo e supporto per le diffuse aziende zootecniche, e dove la zootecnia è un cuore pulsante della attività agricola dell'altopiano, questa condizione rischia di determinare anche conseguenze negative sul complesso della agricoltura e dell'economia provinciale. Le organizzazioni sindacali di categoria denunciano lo stato di grave ritardo nei pagamenti dei lavoratori forestali della provincia di Ragusa. Siamo, infatti, ad oltre tre mesi di ritardo e in tante famiglie, specie monoreddito, questa condizione determina inevitabili disagi e sofferenze".
In questo panorama non certo positivo, gioca un ruolo determinante l'incertezza che pare gravare in sede regionale. "Le vicende legate alla Legge Finanziaria regionale per il 2014 - proseguono i rappresentanti dei lavoratori - con l'impugnativa del commissario dello Stato, la successiva Finanziaria "Bis", ora le dimissioni dell'assessore al Bilancio Bianchi e la condizione pesante di travaglio all'interno del governo hanno accentuato la situazione di incertezza sulla disponibilità delle risorse e in concreto sul pagamento degli stipendi. Anche le nuove procedure che dovevano garantire trasparenza e hanno invece finito col bloccare il procedimento di liquidazione delle spettanze". In provincia, grazie alla progettazione da parte della Azienda foreste demaniali di Ragusa con i fondi comunitari del Psr, è stato avviato un numero consistente di lavoratori nei cantieri. "Ora - segnalano i sindacati - ci si trova nella situazione paradossale di mancati pagamenti e di ritardi anche verso i fornitori col serio rischio di sospendere anche i lavori in corso. Nonostante le ripetute sollecitazioni ad oggi, non solo non ci sono stati pagamenti, ma permane una grave incertezza sui tempi".

30 Marzo 2014




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