01 marzo 2014

NICOSIA (EN). IL CORPO FORESTALE RILEVA IL GRAVE DANNO AMBIENTALE NELLE ACQUE DEL SALSO E DEL TORRENTE GAMBERO


Sostanze oleose riversate nei fiumi Nicosia.

Il Corpo forestale rileva il grave danno ambientale nelle acque del Salso e del torrente Gambero


I prelievi effettuati dalla forestale nel salso
Foto lasicilia.it

Nicosia. Centinaia di migliaia di litri di sostanze oleose altamente inquinanti riversate nel fiume Salso e nel torrente Gambero. A scoprire il gravissimo episodio di inquinamento ambientale sono stati gli agenti del distaccamento di Nicosia del Corpo forestale, che hanno verificato un gravissimo danno ambientale, tanto da ipotizzare, oltre ai reati legati all'inquinamento di acqua pubbliche, anche quelli di danneggiamento e la distruzione di bellezze ambientali, dal momento che il Gambero è affluente del Cimarosa che è sottoposto a vincoli ambientali e paesaggistici. Il Corpo forestale, impegnato nei controlli ambientali, nei giorni scorsi durante una ricognizione nelle contrade San Luca e Gambero, attraversate la prima dal Salso e la seconda dall'omonimo torrente, hanno notato che le acque erano di colore marrone scuro e oleose. Sono così stati effettuati i prelievi dei campioni che sono stati inviati all'Arpa per le analisi.
Alcuni giorni dopo al Distaccamento sono cominciate ad arrivare le segnalazioni di allevatori e imprenditori agricoli sulle condizioni delle acque dei due fiumi ai quali è stato comunque comunicato che gli accertamenti erano già stati avviati di iniziativa. Nella zona operano tre oleifici e sembra che sarebbe già stata individuata la struttura che ha provocato la contaminazione, ma il riserbo è fittissimo e nei prossimi giorni potrebbero arrivare provvedimenti di sequestro per l'oleificio che ha causato la contaminazione. Secondo i primi accertamenti sul Salso sarebbero stati riversati almeno 700 mila litri di sostanze liquide scarti della lavorazione delle olive e della molitura. Si tratta di sostanze che provocano un inquinamento che rende le acque inutilizzabili ai fini agricoli e zootecnici. Tra l'altro il torrente Cimarosa confluisce nell'invaso Pozzillo, le cui acque approvvigionano una vastissima area agricola. I risultati delle analisi sono attesi per la giornata di oggi e permetteranno di accertare la percentuale esatta di contaminanti oleosi e la loro natura, anche se la provenienza da processi di produzione dell'olio è comunque certa. Purtroppo sempre più spesso vengono accertate violazioni sia pure di diverso gravità nello smaltimento dei residui di lavorazione dei frantoi che dovrebbero attenersi a rigide norme per quanto attiene sia le acque di molitura sia gli scarti veri e propri della lavorazione delle olive che comunque sono dannosi per l'ambiente. Adesso si procederà all'identificazione prima della struttura dalla quale sono stati scaricati illegalmente i reflui e poi del titolare che verrà denunciato anche per la devastazione e il danneggiamento di bellezze naturali oltre che per l'inquinamento di acque pubbliche.
Giulia Martorana

28 Febbraio 2014





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