DISTRETTO SUD-EST: INNOVAZIONE, OPPORTUNITÀ, SVILUPPO
Assemblea generale dei delegati, a Catania, su strategie
anticrisi, crescita, contrattazione. Il giorno dopo la visita di
Napolitano. Interventi di Rotolo, Bernava, Furlan
Il distretto del Sud-Est è un’opportunità di sviluppo integrato e governo del territorio, un metodo innovativo di programmazione e sviluppo. Commenta così la Cisl di Catania l’annuncio della nascita nella città etnea del distretto del Sud-Est, il giorno dopo la visita di Napolitano alla cui presenza è stata formata la convenzione.
Proprio da Catania, è partita oggi una serie di assemblee generali con i delegati del sindacato di Bonanni che hanno per tema le strategie anticrisi, lo sviluppo, la contrattazione con le nuove regole della rappresentanza sindacale nei posti di lavoro, con l'accordo sindacati-Confindustria del 2013 e ratificato a gennaio 2014. Le manifestazioni saranno fatte anche a Messina, Ragusa e Siracusa. Un “sostegno sociale” nei confronti dell’iniziativa avviata dal sindaco Enzo Bianco che trova la Cisl favorevole nel metodo adoperato.
A Catania, nei Salesiani di Barriera, sede simbolo della penosa vicenda della formazione professionale, l’incontro si è tenuto alla presenza di Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia e di Anna Maria Furlan, segretario confederale nazionale Cisl. I lavori sono stati aperti da Rosaria Rotolo.
Unanime il giudizio sull’iniziativa che, assieme alla convenzione tra i sindaci dei Comuni Unesco, aiuta valorizzare le eccellenze non solo culturali e naturalistiche, ma anche economiche dei territori coinvolti.
«A Catania, così come nel resto della Sicilia – afferma Rotolo – c’è fame di lavoro, c’è necessità di riavviare lo sviluppo. In quattro anni, secondo dati ISTAT, dal 2008 al 2012 si sono persi 15mila posti di lavoro. C’è bisogno dunque di svolte e decisioni coraggiose, c’è bisogno di mettersi insieme, imprese sindacati e istituzioni, per fare rete, costruire filiere e fare squadra, con iniziative innovative che consentano di accedere ai fondi europei con progetti seri e spendibili. L’iniziativa del Sudest come quella dei Comuni siciliani Unesco vanno in questa direzione».
Per Bernava, «quello della convenzione del Sud Est è il metodo giusto, che la Cisl condivide, per affrontare nel miglior modo i processi di sviluppo e che aiuta a valorizzare le eccellenze dei territori». Bernava si spinge oltre, auspicando che anche Messina sia coinvolta nella cosiddetta “Area vasta”, non solo come asse di sviluppo della Sicilia orientale, ma anche come asse infrastrutturale collegandosi alla Calabria. «È una scelta giusta che sosterremo e che condividiamo. Lo sviluppo non si fa con le chiacchiere ma con le scelte strategiche come questa che cerca di agire su un sistema più ampio. "Con questo tipo di concertazione strategica – continua Bernava - è possibile affrontare la programmazione dei fondi sia nazionali sia europei, ma anche collegarsi con l’Expo 2015. Una concertazione che aiuta a fare in modo che la politica del governo regionale metta finalmente al centro l'economia e lo sviluppo come chiediamo dal 2008".
La capacità di attrarre investimenti è stata ribadita da Furlan, per la quale «la Sicilia orientale così ricca di fermenti deve essere messa in grado di esprimere le proprie potenzialità, ma è necessario superare il deficit infrastrutturale, e avere regole certe nel fare impresa e sviluppo. Il sindacato, la Cisl prima di tutti, sta affrontando questa sfida con le nuove regole di rappresentanza che finalmente, tra le altre innovazioni, possono costituire un punto di riferimento a che a chi vuole investire».
Al margine, dell’incontro, è stata affidata a Bernava una petizione dell’Associazione di volontariato “Città Solidale” da portare alla Regione, sull’emergenza sociale giovanile e per il diritto alla formazione professionale dei minori in obbligo di istruzione in Sicilia. La petizione, rivolta al presidente Crocetta, al presidente dell’ARS e ai deputati regionali chiede di fermare in Sicilia il vero e proprio “omicidio sociale” dei minori che vogliono assolvere l’obbligo di istruzione nella formazione professionale; bloccare la dispersione scolastica procurata dalla Regione Siciliana ai minori e la conseguente devianza minorile; costruire un sistema regionale stabile che garantisca senza interruzioni il diritto dei minori di Sicilia ai percorsi triennali di formazione.
27 Febbraio 2014
Il segretario generale della Cisl siciliana risponde a un'intervista di TeleD
(giornalista Simona Mazzone).
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Rosaria Rotolo (Cisl Catania): "Fare squadra per determinare lo sviluppo"
La segretaria generale della Cisl etnea intervistata da Sestarete.
In occasione dell'attivo dei delegati Cisl
sulle nuove regole della rappresentanza, sulla crisi e sullo sviluppo.
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A proposito di Unesco...
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