Caltagirone
I forestali martedì «marciano» su Palermo
Il settore è in pieno fermento contro le lungaggini della Regione. Nuccio Valenti confermato segretario Flai-Cgil
Nuccio Valenti, sindacalista di lungo corso, è stato confermato per il prossimo quadriennio alla guida della Flai-Cgil del comprensorio di Caltagirone, rappresentativa delle istanze dei lavoratori del settore bracciantile e agro-forestale.
Al centro dell'azione della Flai - come sottolineato da Valenti - ci sono le rivendicazioni dei forestali "per il finanziamento del comparto dopo il blocco determinato dall'impugnativa del commissario dello Stato e per la messa a punto di una nuova legge regionale per la loro stabilizzazione.
Altra tematica di grande attualità è quella dei consorzi di bonifica, di cui si reclama un vero rilancio". E a Caltagirone questo argomento riveste particolare importanza, data la prevista soppressione del Consorzio di bonifica calatino e il suo previsto ingresso nel mega-consorzio da istituire in Sicilia orientale.
Intanto saranno sicuramente in tanti i lavoratori che, anche dal comprensorio di Caltagirone, parteciperanno allo sciopero indetto per il prossimo 11 marzo da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil con manifestazione a Palermo per chiedere certezze sulla dotazione finanziaria e sull'immediato avvio al lavoro degli operai forestali.
"A oltre due mesi da quando il commissario dello Stato ha impugnato la legge finanziaria nella parte relativa alla forestale e al comparto agricolo nel suo complesso - spiegano Pietro Di Paola per la Fai-Cisl di Catania, Alfio Mannino per la Flai-Cgil di Catania, lo stesso Valenti per quella di Caltagirone e Nino Marino per la Uila-Uil etnea - non si ha ancora alcuna notizia certa circa la dotazione finanziaria da destinare a questi settori.
"Rispetto a un fabbisogno di circa 240 milioni di euro - continuano i rappresentanti sindacali - sembrerebbe che il governo regionale voglia destinare per la forestale circa 180 milioni di euro, somma insufficiente a garantire le giornate di legge. Inoltre i ritardi di natura finanziaria fanno sì che, a oggi, gli uffici provinciali non abbiano minimamente programmato gli avviamenti al lavoro".
Quanto ai consorzi di bonifica, Fai, Flai e Uila ritengono indispensabile che, nella finanziaria bis, vi sia "una congrua previsione finanziaria per permettere la loro normale attività di gestione".
Mariano Messineo
06 Marzo 2014
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