Volevo aspettare qualche giorno ancora, ma dopo la notizia del turismo religioso con il lavoro dei forestali (sarà stato un caso?), esco allo scoperto, giorno 22 mi viene la felice idea di scrvere alla Conferenza Episcopale Siciliana.
Il messaggio è stato letto la mattina di lunedì 24
e. p.c Al Vescovo della Diocesi di Cefalù, Monsignor Vincenzo Manzella
e. p.c Al Parroco di Isnello, Don Marcello Franco
Condividiamo
in pieno le vostre riflessioni sulla situazione economica, sociale e
politica (in questo link). Umilmente Vi chiediamo di inserire nel vostro documento anche
la nostra eterna problematica.
Siamo
i lavoratori forestali della Regione Sicilia da sempre nell’occhio del
ciclone, siamo considerati fannulloni, raccomandati, privilegiati,
mangia pane a tradimento, incendiari e chi più ne ha più ne metta.
Nessuno però ha mai fatto proposte serie per risolvere una volta per
tutti la questione, noi non abbiamo nessuna colpa se siamo 26 mila
unità, la forestazione in molti paesi è considerata l’unica fonte di
reddito (nelle Madonie il 50%). Noi oltre alla manutenzione dei boschi,
ci siamo resi e ci rendiamo utili anche per gli enti locali, tra questi
c’è stata la riqualificazione della Curia di Caltanissetta e quella di
Monreale (quest'ultima aveva chiesto di ripulire la parte esterna
dell'Albergo dei Poveri). Per noi è stato un onore! Possiamo renderci
utili anche per la difesa del territorio contro il dissesto
idrogeologico, solo in questo modo si possono evitare catastrofi come
quelli di Giampilieri, Noto, Genova e senza dimenticare la Sardegna. Il
piano di risanamento idrogeologico sostenuto con quei fondi comunitari,
che non si sanno spendere o troppo spesso si spendono male, farebbe bene
all’ambiente e darebbe lavoro stabile ad una categoria sempre più
mortificata e sulla bocca di tutti. Frane e alluvioni costano alla
Sicilia 400 mln l’anno, su 424 lavori solo 175 ultimati, un terzo dei
fondi stanziati su un totale di 600 mln (fonte qds.it). Si spende più
per riparare che per prevenire, la Coldiretti afferma che negli ultimi
20 anni per ogni miliardo stanziato in prevenzione ne sono stati spesi
oltre 2,5 per riparare i danni. Ci siamo occupati di quei tesori
storici, archeologici e artistici spesso abbandonati e che purtroppo non
vengono sfruttati a dovere, il turismo è una fonte indispensabile per
farci uscire dalla crisi. Anche il turismo legato ai giardini può essere
una grande opportunità, quasi dieci mesi all’anno ci sono belle
giornate, ci sono 7 grandi giardini, due nel siracusano, quattro nel
catanese e l’Orto botanico di Palermo.
Ricordiamo con piacere anche le Riserve naturali sparse nel territorio,
il Parco delle Madonie, il Parco fluviale dell'Alcantara, il Parco dei
Nebrodi, il Parco dell'Etna, il Parco dei Sicani, tante volte
trasformate in discariche. Per non parlare di quelle strade provinciali,
sono diventate un pericolo perchè le sterpaglie ostruiscono la
visibilità di chi guida. In Sicilia si pensa solamente di risparmiare
sulla pelle dei lavoratori, i forestali se usati intelligentemente sono
una risorsa per tutti e non uno spreco. In questo momento così delicato,
anche le nostre giornate di garanzia sono in discussione.
Concludo, la solideriata' prevalga sul tornaconto. “Si favorisca lo sviluppo economico attraverso l'eliminazione di privilegi e sprechi” (lettera di Monsignor Pennisi alla classe Dirigente e di Governo in occasione del Santo Natale).
Concludo, la solideriata' prevalga sul tornaconto. “Si favorisca lo sviluppo economico attraverso l'eliminazione di privilegi e sprechi” (lettera di Monsignor Pennisi alla classe Dirigente e di Governo in occasione del Santo Natale).
Volevo cogliere l'occasione per dirVi che sarei orgoglioso, onorato ed emozionato di poter pubblicare un vostro riscontro.
22 Febbraio 2014
Michele Mogavero (Isnello)
Responsabile del blog. http://forestaliantincendiosicilia.blogspot.it/
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