Niente soldi per i francobolli Paralisi all'Ispettorato del Lavoro.
La denuncia al congresso di Flai Cgil che ha rieletto Pino Pardo
Un momento del congresso della Flai Cgil
Foto lasicilia.it
E' il niscemese Pino Pardo il segretario provinciale della Flai Cgil. Il settore agricolo è in ginocchio, nelle campagne c'è il lavoro nero ed in più "all'ispettorato del lavoro non ci sono neanche i soldi per acquistare i francobolli". L'elezione di Pardo è giunta durante il congresso provinciale. Ai lavori congressuali hanno partecipato Nino Giannone, segretario generale della Cgil di Caltanissetta, Totò Tripi, segretario regionale della Flai Sicilia e Ivana Galli, segretario nazionale della categoria.
"Le emergenze che si sono presentate - ha detto il segretario provinciale Pino Pardo le abbiamo gestite ed hanno riguardato i forestali, i lavoratori del consorzio di Bonifica ed il mondo bracciantile. Il consorzio di Bonifica di Gela vive sulle proprie spalle il peso di scelte che, nel passato, non hanno guardato ad un'adeguata valorizzazione dei propri lavoratori. Ci troviamo di fronte a operai precari o stagionali che non ricevono puntualmente lo stipendio, c'è scarsa sicurezza nel posto di lavoro e non hanno la certezza del lavoro. Abbiamo affrontato continue emergenze con gli amici Bartolo Di Dio, Antonio Pizzardi e Nino Calandra".
Un'altra piaga lavorativa è la vertenza dei forestali. I sindacalisti hanno preso atto "della lentezza da parte della politica di pianificare per tempo programmi e azioni finalizzate alla salvaguardia del territorio e del patrimonio ambientale e forestale".
Una grande vertenza che in provincia Pardo la sta conducendo con Manuel Bonaffini. "Nelle campagne inoltre - ha aggiunto il segretario provinciale - sono tornate forme antiche di caporalato, di schiavismo e di illegalità diffusa visto che le vertenze sindacali sono aumentate, molte si sono concluse positivamente altre ancora sono in itinere. La mancanza di fondi anche per l'acquisto dei francobolli rallenta notevolmente il lavoro degli ispettorati del lavoro e si traduce in un'ennesima beffa ai danni dei lavoratori che trovano ulteriori resistenze da parte di chi dovrebbe riportare un po' di legalità". E dai risultati raggiunti che la segreteria provinciale vuole ripartire. "Solo attraverso l'autentica difesa del lavoro - ha concluso Pardo - possiamo rimettere in moto il nostro paese".
L. M.
26 Febbraio 2014
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