Forestali: «Gli assessori Lo Bello e Cartabellotta si dimettano»
Foto lasicilia.it
Resta sul "piede di guerra" nei confronti del governo regionale il Sindacato
forestali
uniti per la stabilizzazione, che punta ancora una volta il dito contro
la legge finanziaria in approvazione all'Ars.
I correttivi apportati in
aula non convincono il segretario generale Maurizio Grosso (nella
foto), che definisce il documento di programmazione economica «il
peggiore approvato negli ultimi 8 anni». Il Sifus contesta «il taglio di
oltre 50 milioni di euro, il tetto massimo alle giornate lavorative che
rende impraticabile l'accordo con i sindacati del 2009, l'impossibilità
di recepire la parte economica del contratto collettivo nazionale di
lavoro, il "tetto" al rimborso chilometrico e il blocco degli arretrati
agli addetti dell'antincendio». Grosso non usa mezzi termini nemmeno nei
confronti di Cgil, Cisl e Uil, ai quali addossa «la sconfitta
definitiva della farsesca concertazione con il governo regionale, visto
che viene stoppata per legge la possibilità di praticare l'accordo 2009,
da sempre cavallo zoppo di battaglia dei confederali».
La protesta,
annuncia il Sifus, sfocerà in «una petizione popolare per chiedere le
dimissioni degli assessori al Territorio, Maria Lo Bello, e
all'Agricoltura, Dario Cartabellotta, per manifesta incapacità a gestire
e rilanciare il comparto».
Il sindacato chiede anche una variazione di
bilancio, appena possibile, per garantire a ciascun contingente 101, 151
e 180 giornate lavorative, nonché l'accelerazione dell'iter della
proposta di legge popolare 104 del 2013 sulla stabilizzazione, avanzata
proprio dal sindacato di Grosso.
Livio Giordano
13 Gennaio 2014
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