La Sicilia, la Regione immutabile degli spreconi
Regione a parte, simbolo di qualsiasi spreco tra indagati e indennità aumentate.
Credits: Il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta arriva
alla riunione della direzione nazionale del Partito Democratico, Roma, 4
giugno 2013. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI
Ridotta a vaudeville e burla dal nuovo governatore Rosario Crocetta,
questa Sicilia che dissipa, conserva, spernacchia, e non cambia, non fa
altro che confermarci che l’isola rimane l’immutabile dissolutezza
italiana, più che zoccolo, la Sicilia di fatto già separata dal resto
del paese, è la Repubblica sorella.
Qui lo scandalo ha smesso di essere vergogna e perfino i 97 consiglieri regionali indagati dalla Procura di Palermo per peculato, possono ostentare la fierezza del politico consumato che se ne infischia e ribatte: “Indagate, tanto nulla troverete”. E infatti i 179,40 euro spesi per una collezione di Diabolik, solo qui sono strumenti per legiferare meglio e i 58 mila euro per una Audi A6 il necessaire per setacciare meglio il territorio da parte del deputato. A due anni dall’insediamento di Crocetta, a parte le comparsate da Massimo Giletti, le interviste a metà tra il vernacolo e la grammatica futurista di Tommaso Marinetti, il governatore ha sparso sapientemente volantini di cambiamento stracciati e calpestati dentro Palazzo d’Orleans, sede della Regione, palestra di emendamenti in cui allenare il cavillo, nascondere una concessione, assegnare emolumenti, proteggere categorie. Se non fossero 97 indagati, in pratica, un’intera classe dirigente, che da quello che hanno svelato i magistrati mettevano a carico dei contribuenti perfino le multe per eccesso di velocità per euro 51, e i necrologi giustificati come spese elettorali, avremmo potuto ancora perdonare alla Sicilia, questa sua autonomia, la sua arretratezza, quella dose di guasconeria che è la risposta del servo al padrone, del galoppino al ràs.
Non serve certo dover ripetere che questa regione lasciata a se stessa, è simile al figlio lasciato alla balìa, in questo caso i deputati che hanno amministrato preferenze e fedeltà, sempre disponibili ad accettare il contentino piuttosto che le riforme. Tra tutte le Regioni rivoltate come un calzino dalla guardia di Finanza, la Sicilia ultima dopo Lazio, Piemonte, Sardegna, è solo la coppa riconsegnata a chi ha conseguito sul campo lo scudetto di “sprecone d’oro”. Ecco, l’ennesima indennità di funzione che da oggi, si scopre venga assegnata non solo ai presidenti di commissione, ma anche ai capigruppo, parliamo di 1159 euro, è la faccia tosta di chi negli anni ha percepito indennità che superavano i venti mila euro, di chi ha provato ad assumere i collaboratori con contratti da colf, di chi ha cercato di chiudere le province ma nello stesso tempo è pronto a rinnovarne gli organi. Grande impresa, la Sicilia ha tollerato e tollera i vizi di questi deputati che come i funzionari del partito comunista cinese amministrano e dispongono il tesoro di Stato. Crocetta ne è il segretario, tutto panza e presenza, che non a caso a confermato lo stipendio alla fanteria precaria dei forestali 28.542 (che si facevano rimborsare perfino la marcia) ha solo allargato il clientelismo. Da castale a cooperativistico.
Qui lo scandalo ha smesso di essere vergogna e perfino i 97 consiglieri regionali indagati dalla Procura di Palermo per peculato, possono ostentare la fierezza del politico consumato che se ne infischia e ribatte: “Indagate, tanto nulla troverete”. E infatti i 179,40 euro spesi per una collezione di Diabolik, solo qui sono strumenti per legiferare meglio e i 58 mila euro per una Audi A6 il necessaire per setacciare meglio il territorio da parte del deputato. A due anni dall’insediamento di Crocetta, a parte le comparsate da Massimo Giletti, le interviste a metà tra il vernacolo e la grammatica futurista di Tommaso Marinetti, il governatore ha sparso sapientemente volantini di cambiamento stracciati e calpestati dentro Palazzo d’Orleans, sede della Regione, palestra di emendamenti in cui allenare il cavillo, nascondere una concessione, assegnare emolumenti, proteggere categorie. Se non fossero 97 indagati, in pratica, un’intera classe dirigente, che da quello che hanno svelato i magistrati mettevano a carico dei contribuenti perfino le multe per eccesso di velocità per euro 51, e i necrologi giustificati come spese elettorali, avremmo potuto ancora perdonare alla Sicilia, questa sua autonomia, la sua arretratezza, quella dose di guasconeria che è la risposta del servo al padrone, del galoppino al ràs.
Non serve certo dover ripetere che questa regione lasciata a se stessa, è simile al figlio lasciato alla balìa, in questo caso i deputati che hanno amministrato preferenze e fedeltà, sempre disponibili ad accettare il contentino piuttosto che le riforme. Tra tutte le Regioni rivoltate come un calzino dalla guardia di Finanza, la Sicilia ultima dopo Lazio, Piemonte, Sardegna, è solo la coppa riconsegnata a chi ha conseguito sul campo lo scudetto di “sprecone d’oro”. Ecco, l’ennesima indennità di funzione che da oggi, si scopre venga assegnata non solo ai presidenti di commissione, ma anche ai capigruppo, parliamo di 1159 euro, è la faccia tosta di chi negli anni ha percepito indennità che superavano i venti mila euro, di chi ha provato ad assumere i collaboratori con contratti da colf, di chi ha cercato di chiudere le province ma nello stesso tempo è pronto a rinnovarne gli organi. Grande impresa, la Sicilia ha tollerato e tollera i vizi di questi deputati che come i funzionari del partito comunista cinese amministrano e dispongono il tesoro di Stato. Crocetta ne è il segretario, tutto panza e presenza, che non a caso a confermato lo stipendio alla fanteria precaria dei forestali 28.542 (che si facevano rimborsare perfino la marcia) ha solo allargato il clientelismo. Da castale a cooperativistico.
16 Gennaio 2014
Tutta l'Italia ci discrimina e nessuno ci difende. Complimenti!
Ma i Deputati Siciliani eletti a Roma come quelli eletti all'Ars, sono con i forestali solamente quando cercano voti? Che si facciano sentire una volta tanto, rimanendo in silenzio non fanno altro che alimentare polemiche e strumentalizzazioni. A scanso di equivoci: I lavoratori forestali non hanno nessuna colpa!
A chi si può attribuire invece la colpa? La risposta sta proprio nel Vostro silenzio ed è per questo che vi siete fatti trascinare dall'onda Leghista, e non solo. Se per Roma, Bruxelles e Palermo siamo solamente un peso, allora LICENZIATECI! Solo così la Sicilia si potrebbe risollevare.
Perchè non fate una proposta seria condivisa dalla maggior parte degli interessati?
Perchè tanto interesse invece solamente per gli articolisti?
Se per puro caso avete intenzione di replicare a questo articolo, spiegategli chiaramente come stanno le cose, noi lo abbiamo detto e ridetto in tutte le salse, ma non contiamo nulla, contiamo solamente al seggio elettorale.
Nel frattempo le Europee si avvicinano...
le europee si avvicinano e noi ci allontaniamo devono soffrire come stiamo soffrendo noi ogni giorno che passa, op,caruso vincenzo,
RispondiEliminaATTAPIRATO L'ONOREVOLE SALVIMINI DELLA LEGA,PER ASSENTEISMO...AZZ...E QUESTO E QUELLO CHE PARLA MALE DI NOI FORESTALI...MA CMQ NON E L'UNICO CHE LO FA...CARI SIGNORI POLITICI NOI FORESTALI CERCHIAMO DI VIVERE DEGNAMENTE CON QUEL POCO DI SOLDI CHE CHI PER 78,CHI PER 101 E CHI PER 151 IN UN ANNO PERCEPIAMO,CIOE' UN MESE DEL VOSTRO STIPENDIO...MA NON PASSERA' TANTO CHE NOI FORESTALI (DETTO IN SICILIANO) MOLLIAMO "U SIDDUNI" E ALLORA SARANNO CAZZI VOSTRI...CONSIGLIO X I CONFEDERALI,CERCATE DI EVITARE DI ESSERE PURE VOI MERCENARI LA COSA VEDETE CHE VI ASSOCIA TANTO A STI SIGNORI POLITICI...BASTAAAAAAAA NOI VOGLIAMO SOLO LAVORARE E DIGNITOSAMENTE ALL'INVERSO DI VOI POLITICI CHE NON SAPETE LA DIGNITA DOVE STA DI CASA...
RispondiEliminaCOME MAI E SCOMPARSA QUELLA SCRITTA "NOI L'ABBIAMO VOLUTO E NOI LA FAREMO APPROVARE" STO PARLANDO DELL'ACCORDO DEL 2009...CONFEDERALI VI SIETE ARRESI?
RispondiEliminaDa questo momento si accettano commenti firmati con il Nome e Cognome.
RispondiEliminaMichele se non scrivo il cognome non e' per paura ma e' solo dimenticanza...SANTO CANONICO
EliminaQualcuno potrebbe pensare che sono sempre io a scrivere, invece con il nome e cognome il commento è più credibile. Ciao e grazie.
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