La furia di Crocetta: “Aronica non ha tutelato la Sicilia
Ci sta uccidendo, altrove sarebbe stata secessione”
Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta continua a polemizzare con il commissario dello Stato Carmelo Aronica. Dei 50 articoli della Finanziaria approvata dall’Ars, 33 sono stati impugnati da Aronica: “Sono veramente indignato perché questo è un attacco all’autonomia siciliana”.
Il presidente ha anche sostenuto che in Sicilia
“bisognerebbe costituire l’Alta corte e abolire la figura del
Commissario dello Stato”, poi ha continuato: “Non può scoprire la
presenza dei forestali nel 2014. Lo doveva scoprire 20 anni fa; come non
può scoprire adesso che la società Resais ha 3.600 dipendenti,
l’avrebbe dovuto scoprire quando dava parere positivo alle assunzioni”.
“Non è che il commissario si salva la coscienza rispetto alle omissioni
degli anni passati, cominciando ora a fare il rigorista sociale e
mandando al massacro i poveri?”, spiega Crocetta da Palazzo dei Normanni
“È una balla il fatto che non c’è copertura finanziaria sulla legge di
stabilità. C’è una lettera del ministero dell’Economia in cui si afferma
che la copertura finanziaria esiste”.
“Il commissario dello Stato non ha mai tutelato la Sicilia”, ribadisce
Crocetta, che poi attacca: ”Perché fino al 2012 ha permesso
l’assunzione in società della Regione di migliaia di persone di aziende
in crisi? Perché fino al 2012 ha permesso che si allargassero le maglie
del precariato? Perché ha concesso l’erogazione di denaro pubblico sotto
forma clientelare?”.
Il presidente della Regione trova anche la questione “storica”
in questa impugnativa-choc: “Da questa impugnativa emerge la rottura
storica del patto sociale Stato-Regione siciliana nel ’46. Se fosse
accaduto in Lombardia, Bossi avrebbe organizzato un referendum per la
secessione e sarebbe stato applaudito dalla classe dirigente”.
Insomma, per Crocetta con il blocco della spesa
(ben 500 milioni di euro) “si sta uccidendo la Sicilia e la sua
autonomia”. Secondo il governatore: “Per il commissario dello Stato
tutti i tagli alle spese ed eventuali aumenti di tasse devono andare a
coprire disavanzo e residui attivi fatti dai precedenti governi,
certamente non dal mio. È una logica assurda: così lo Stato va contro il
sistema sociale, va contro lo sviluppo. Deprime l’economia, ci toglie
l’autonomia”.
“Il commissario ci taglia i fondi per i ricoveri, per i disabili,
per i disagiati in finanziaria? Bene, lo Stato ora si occupi dei
minori, perché certamente non saremo noi a mandarli nelle fogne come in
Romania, si faccia carico dei disabili, dei ciechi, dei talassemici”, ha
continuato Crocetta “Ci toglie l’autonomia della spesa? Evidentemente i
conservatori possono esistere solo a Parma e a Milano dove li finanzia
lo Stato, i musei possono aprire solo in Puglia e in Lombardia, che qui
con soldi dello Stato”.
“La sera prima dell’approvazione della manovra finanziaria
avevo parlato con il ministro Saccomanni e col ministro Del Rio, non
c’erano problemi”, assicura il Aula in presidente: “Avevamo anche le
note dei ministeri del Tesoro, degli Affari regionali e della Coesione
con un giudizio positivo sulle entrate previste nella legge di
stabilità. L’impugnativa del commissario dello Stato è inspiegabile”.
24 Gennaio 2014
Riordino subito Presidente!
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