06 dicembre 2013

PRECISAZIONI DEL MOVIMENTO SPONTANEO DEI LAVORATORI ANTINCENDIO PALERMO



Ricevo e pubblico


MOVIMENTO SPONTANEO DEI LAVORATORI ANTINCENDIO PALERMO



In questi  giorni a Palermo, gli operai  antincendio hanno vissuto giorni tumultuosi, (d’altronde ci abbiamo fatto il callo) e qualche Onorevole Parlamentare dell’A.R.S. ha addirittura chiesto chiarezza immediata  sui pseudo 151sti dell’antincendio di Palermo. Capiamo benissimo che la domanda non è rivolta a noi, ma, essendo noi parte in causa, vogliamo fare chiarezza un po’ a tutti, compresi  quelle persone che scrivono  assurdità tramite LINKSICILIA. Visto che queste persone e questi Onorevoli  in questi anni si sono un po’ distratti, ripercorriamo l’intera storia dell’antincendio di Palermo (non da un mese a questa parte) , facendo ben presente  che chi scrive è stato in prima linea nelle battaglie palermitane di questi  anni. Novembre 2005, il Governo  Cuffaro  presenta alle OO.SS il così detto accordo 30 novembre 2005, che prevedeva il passaggio da 101 a 151 GG. tutto il comparto antincendio della Regione in tre anni, e si doveva tramutare in legge agli inizi dell’anno seguente.  Inutile dire che eravamo tutti contenti. Sta di fatto però, che quell’accordo esitato dalla Giunta Regionale, veniva  azzoppato dalla richiesta di euro 40.000.000,00 per gli ASU e i PUC. L’A.R.S nell’aprile 2006 vara quella porcata di legge 14 che assegna al comparto il passaggio a 151 GG. solo al 15% degli operai.  Alla pubblicazione delle graduatorie scoppia la rabbia dei lavoratori, e così partono le manifestazioni di piazza e i sit-in davanti ai palazzi pure con i gazebo, spalleggiati dai sindacati  che capiscono che con questa legge e con queste graduatorie che privilegiano l’anzianità di disoccupazione non si può andare avanti. Durante le manifestazioni tutti i lavoratori decidono di comune accordo che il comparto a Palermo deve fare tutti le stesse giornate, mentre nelle altre province “attecchiscono” i 151sti. Di contro a Palermo coloro che si ritrovano 151sti si rivolgono agli avvocati per fare rispettare la legge, (anche perché nelle altre province i 151sti lavoravano) ma si scontrano con la ferma volontà dei lavoratori e dei sindacati. Da questi scontri nasce nel novembre 2008 la legge per la riformulazione delle graduatorie cambiandone i criteri. Questa legge nasce solo per fermare le azioni degli avvocati dei 151sti, lo sappiamo bene tutti noi come lo sanno gli Onorevoli firmatari della stessa, e la prova è che non è mai stata applicata ne a Palermo e neanche nelle  altre province, perché non c’è mai stata la volontà di applicarla. Il 14 maggio 2009 riusciamo a strappare al Governo Lombardo un accordo che porta il comparto a 151 GG. che purtroppo non si è mai tramutato in legge. Dal 2009 al 2012 il comparto a Palermo fa tutti le stesse giornate, e si è manifestato tutti solo per cercare di arrivare  a 151GG. E siamo nel 2013. Viste le limitazioni finanziarie imposte dalla legge di stabilità, art. 25 della finanziaria regionale, nel mese di luglio ci si dice che ci sono le condizioni che tutti i lavoratori possiamo fare le stesse giornate dell’anno scorso (127), e la notizia viene confermata poi a settembre. Che questa fosse verità lo si può capire leggendo il testo dell’emendamento che è stato fatto “inchiummare” ad arte nella seduta parlamentare di variazione di bilancio(19/11). C’è pure da dire, che con notevole sorpresa abbiamo scoperto quest’anno a campagna antincendio inoltrata, che i nuovi pseudo 151sti (cioè quelli con l’anzianità di servizio legge 2008) ricorrono pure loro agli avvocati (che per carità, fanno il loro lavoro) e li sguinzagliano in tutti gli uffici competenti a dire che c’è una legge da rispettare. Non contenti dei risultati ottenuti li mandano pure a girare tra i gruppi parlamentari e nelle commissioni di Palazzo dei Normanni sede dell’A.R.S. durante i lavori di commissione e di aula a dire che c’è una legge da rispettare, e a quanto pare hanno fatto breccia tra i grillini visto che in commissione hanno dato parere favorevole al nostro emendamento (che avrebbe fatto lavorare tutti per le stesse giornate dell’anno scorso) e in aula per la votazione non si sono presentati, poi ci mettiamo l’opposizione e l’UDC che li ha sempre sostenuti, e la frittata è servita. Dulcis in fundo ci vogliono far credere che a inchiummare l’emendamento sono stati quelli del PD, cuperliani e non, chi ha avuto necessità di un panino, e che morale della favola loro lo hanno presentato e loro lo hanno bocciato, guarda caso solo il nostro emendamento è stato vittima di questa macchinazione, in tutti gli altri emendamenti invece il PD è stato compatto, mah. Cosa abbia spinto alcuni lavoratori ad agire in questa maniera a ridosso di un riordino legislativo sbandierato ai quattro venti lo possiamo spiegare solo con l’eccessiva arroganza di qualcuno. Ora, dopo che abbiamo avuto tra le mani la concreta possibilità di effettuare tutti, compreso loro, le stesse giornate dell’anno scorso, chi dobbiamo ringraziare oltre i 28 scienziati che hanno bocciato l’emendamento all’A.R.S.? Fate voi, noi possiamo solo dire che in ogni famiglia quest’anno mancheranno qualcosa come 2500-3000 euro, e soprattutto che da questa vicenda ne usciamo tutti sconfitti.  Abbiamo cercato di sintetizzare al massimo, ma se qualcuno non capisce qualche passaggio siamo a disposizione per spiegare. 

06 Dicembre 2013
I fondatori del movimento









6 commenti:

  1. La cronostoria fatta dal movimento spontaneo lavoratori antincendio Palermo è estremamente chiara ed esaustiva,forse bisognerebbe andare ancora un pò più a ritroso negli anni.Partendo dal 1996 anno in cui è stato creato il contingente antincendio regionale,sicuramente ricorderete che le graduatorie sono state fatte per anzianità di servizio,come ritengo giusto,nonostante l'abbia preso in quel posto per 2 volte,sono entrati alcuni a discapito di altri.Nel 2000 viene fatto il riordino,con l'anzianità di servizio ti ci puoi pulire il culo,è l'anzianità di disoccupazione cha fa fede,ne escono alcuni e ne entrano altri,quelli usciti dalla porta rientrano dalla finestra,articolo 39 credo,non sono sicuro,buon per loro in ogni caso.Morale della favola,se la fanno per servizio vogliono quella per disoccupazione,se la fanno per disoccupazione vogliono quella per servizio,nel mentre ci scanniamo come animali.Dal 2006 in poi la cronostoria come dicevo è molto chiara,volevo solo dire che sguinzagliare avvocati negli uffici serve a ben poco,le sentenze del Tar parlano chiaro,sguinzagliare personaggi all'interno della "politica" è molto più efficace,e forse tra loro stessi,i politicanti,è importante dimostrare chi conta di più.Concludo raccogliendo il vostro invito a chiedere spiegazioni se non si capisce un passaggio,che significa,ora dopo che abbiamo avuto tra le mani la concreta possibilità di effettuare tutti le stesse giornate? Vi sarei grato se voleste chiarificare questo concetto.

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    1. Rosario mi adopero subito affinchè avrai la risposta. Ciao

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    2. Ricevuta per e-mail dal Movimento Spontaneo dei Lavoratori Antincnedio della Provincia di Palermo.
      Per Rosario Velardi. Significa che c'era già stato un discorso a riguardo intavolato con la politica, il tutto confermato dalla lettura dell'emendamento che è stato bocciato che ci permetteva non solo di spalmare le giornate dei 151sti, ma anche di avere una deroga all'articolo 25 della finanziaria, e quindi sforare il tetto delle giornate che ci era imposto dalla stessa finanziaria. Poi mettici che c'erano quattro milioni di euro (lo hanno confermato anche i 151sti), fatti un pò di conti e vedi che 127 erano le giornate minime che potevamo lavorare quest'anno. Saluti.

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    3. Ti ringrazio molto Michele,ora capisco,era quello che si poteva fare,cosi come è scritto si poteva intendere che ancora c'erano speranze.Cordiali saluti

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  2. Rosario, nel 96 le graduatorie erano con l'anzianità di disoccupazione. Pasquale Gambino

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    1. Nella provincia di Palermo erano sicuramente per anzianità di servizio,nel 2000 sono diventate per disoccupazione,forse tu sei di un'altra provincia,e in questa regione ogni provincia fa quello che vuole.

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