Forestali/ Il ‘regalo’ per i ‘centunisti’: nulla a che vedere con l’area Cuperlo, per carità…
DIETRO LE QUINTE DEL LICENZIAMENTO – A QUANTO PARE RINNEGATO DALL’ASSESSORA MARIELLA LO BELLO – DI 183 OPERAI ‘CENTOCINQUANTUNISTI’
Finora, sui giornali, avete letto del possibile licenziamento di 183 operai della Forestale. Un provvedimento che partirebbe dall’assessore-scienziata targata PD, Mariella Lo Bello, che il fatto ha catapultato sulla plancia di comando dell’assessorato al Territorio e Ambiente.
Premesso che, stasera, l’assessore Lo Bello – stando a indiscrezioni – avrebbe fatto sapere che lei ha solo disposto la chiusura dei cantieri e non il licenziamento di questi 183 operai ‘centocinquantunisti’ (da 151 giornate lavorative svolte in un anno) di Palermo e Provincia. Appurato che la politica sta scaricando sui ‘funzionari’ l’eventuale licenziamento di questi operai, proviamo a raccontarvi come potrebbero stare le cose.
Per capire quello che sta succedendo dobbiamo fare un passo indietro. E tornare alla legge di assestamento di Bilancio. E precisamente a un passaggio d’aula – naturalmente a Sala d’Ercole – quando, nel pieno della votazione, si materializza un emendamento da super addetti ai lavori.
Argomento: i forestali. Autore-protagonista dell’emendamento: Antonello Cracolici, presidente della prima Commissione legislativa dell’Ars e uomo forte dell’area Cuperlo in Sicilia. Che ha combinato, o meglio, che vorrebbe combinare Antonello?
Dovete sapere che, in Sicilia, tra gli operai della Forestale, oltre ai già citati ‘centocinquantunisti’ ci sono pure i ‘centounisti’ (quelli che lavorano centouno giornate all’anno). Che a Palermo e provincia sono 1.527. Un bel numero, no? Soprattutto in prossimità delle elezioni primarie del PD…
Che cosa prova a fare il nostro Antonello nella seduta malandrina dell’Ars? Con il suo emendamento le risorse finanziarie si dovrebbero ‘spalmare’ su tutti i forestali. Un bel regalo per i 1.527 ‘centunisti’, che aspettano a bocca aperta…
Ma le sedute di Sala d’Ercole, si sa, sono spesso insidiose. Insomma, tra i cuperliani c’era chi mangiava un panino, chi era al bar, eccetera. E c’erano altri che, pur essendo PD, cuperilaini non sono. E altri ancora per i fatti propri. Fatto sta che l’emendamento di Antonello Cracolici viene ‘inchiummato’: ovvero ‘bocciato’ con 28 voti contro 25. Per i cuperliani siciliani è una tagliatina di faccia! Perché, ormai, i ‘centounisti’ sono roba loro.
Così arriviamo ad oggi. Si sa: se Maometto non va alla montagna, beh, la montagna andrà da Maometto. Avete ‘bocciato’ lo ‘spalmamento’? Ora, se i 183 ‘centocinquantunisti’ vanno fuori – licenziati, come si è detto stasera, anche se non si capisce da chi – le risorse finanziarie non-spalmate, per la legge della caduta dei gravi, non potranno che ‘abbuccare’ dalla parte dei 1.527 ‘centunisti’…
Pensate che combinazione: mille e 527 famiglie gratificate da un provvedimento amministrativo – l’abbuccamento delle risorse finanziarie – a sette giorni dal voto per le primarie del PD. Tutto casuale, naturalmente. Finiamola di pensar male…
02 Dicembre 2013
Carissima LinkSicilia, chi scrive è un 101nista e non gliene frega un tubo di Cuperlo-Renzi-Civati da un lato o Alfano-Fitto dall'altro, questo che sia ben chiaro, chi scrive ha solo perso circa 3500 euro, chi scrive sostiene che la categoria dei forestali non ha nessun Santo in Paradiso, i lavoratori del settore non sono per niente tutelati e i Signori della casta si sono inventati il patto di stabilità per non fare lavorare la categoria più tartassata. Ma fatta la legge nasce l'inganno, è sempre stato così, infatti
scopriamo che in alcune province si lavora oltre le giornate garantite.
Non siamo per niente fortunati e/o tutelati come per esempio i
lavoratori dell' Esa o quelli dei Consorzi di Bonifica, che riescono a
sforare quel maledetto Patto di Stabilità (beati loro), anche quest'anno
sono riusciti facilmente e senza ostacoli a superare le giornate di
legge, per noi invece c'è stata la punizione che ha riguardato tutti (Antincendio e Azienda Foreste
Demaniali), voglio precisare prima che qualcuno strumentalizzi su ciò
che ho scritto, che noi non siamo contro nessun lavoratore e non
chiediamo nessun licenziamento per loro, siamo tutti sulla stessa barca,
ma pretendiamo gli stessi diritti lavorativi, MA DA CHI? Da questa battaglia ne usciamo tutti sconfitti, Lavoratori e Sindacati, adesso anche se il futuro sarà sempre più incerto, non possiamo
per nessun motivo nè rassegnarci nè abbassare la testa, c'è di mezzo il pane dei
nostri figli e con il pane non si scherza. Concludo con la questione
dell'antincendio di Palermo, se la riforma non viene deliberata nel più
breve tempo possibile, prima o poi la graduatoria dei 151nisti ci sarà
anche nel capoluogo. Questa è una certezza!
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