La protesta dei forestali
che si è svolta
ieri mattina davanti alla sede di viale Europa a Ragusa
«A Ragusa troppe disparità di trattamento tra i lavoratori»
Rossella Schembri
I sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di
Ragusa lanciano accuse pesanti come macigni a un dirigente regionale
dell'Azienda forestale. E per questa ragione, ieri mattina,
rappresentanti sindacali e lavoratori del
comparto hanno dato vita ad un sit in di protesta, davanti alla sede
dell'Azienda forestale iblea, in viale Europa, proprio per
sensibilizzare le istituzioni su quello che sembra essere un "caso
Ragusa".
"Le economie diligentemente risparmiate dalla direzione
ragusana dell'Azienda forestale con la progettazione dei Psr - spiega il
responsabile della Flai Cgil, Salvatore Carpentieri - sono state
utilizzate per assegnare altre giornate lavorative agli operatori del
comparto. Grazie a questi progetti Psr in provincia di Ragusa i lavoratori
hanno potuto svolgere le giornate lavorative di garanzia occupazionale.
Ma le ulteriori giornate, fatte appunto con queste economie, sono state
distribuite con un metodo discriminante".
Sono state fatte -
accusano i sindacati - "discriminazioni e sperequazioni". «I problemi
sono iniziati da fine agosto, quando sono partite le chiamate per figure
professionali praticamente inventate - afferma Carpentieri - chiamate
che sono continuate anche a settembre e ad ottobre e che si richiamano a
figure come "scalpellini, intagliatori, canneggiatori". Per finire con
l'ultima chiamata di qualche giorno fa di "braccianti agricoli"». Il
responsabile della Fai Cisl, Sergio Cutrale lancia accuse proprio sul
"metodo di distribuzione delle giornate, fatto con una cattiva
gestione". "Nella nostra provincia è successo un fatto molto strano.
C'è, già di suo, una situazione di profonda incertezza, a cui si è
aggiunto questo modo di assegnare le giornate lavorative - ha precisato
il rappresentante della Fai Cisl - mentre noi chiediamo che venga
evitata ogni forma di strumentalizzazione. Inoltre, rivendichiamo il
rinnovo del contratto integrativo, che per il comparto è fermo ancora al
2001".
Ieri, anche i lavoratori hanno
manifestato la loro rabbia. "L'assegnazione delle giornate lavorative
deve avvenire in maniera equa così come è sempre stato - dice una donna
presente al sit - in - e se c'è una quota di giornate da distribuire
ulteriormente, a maggior ragione devono essere divise fra tutti, in base
agli scaglioni cui si appartiene, e senza usare metodi di selezione
così discutibili". Al termine della protesta i rappresentanti sindacali
hanno informato della vicenda sia la Prefettura che l'Ufficio del lavoro
di Ragusa.
01 Novembre 2013
Guarda il video di Telenova Giornale del 31 Ottobre 2013
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