Cisl, settemila in piazza
"Stop a clientele e privilegi"
Catena umana tra
Palazzo d'Orleans e Palazzo dei Normanni. Crocetta chiama il segretario
Bernava, che chiede "un patto di emergenza per spostare milioni di euro
dalle clientele, dai privilegi, al sociale e allo sviluppo"
di GIUSI SPICA Quasi settemila persone stanno assediando da stamani i Palazzi del potere per la manifestazione indetta dalla Cisl. E il governatore Rosario Crocetta chiama il segretario del sindacato: “Sto arrivando, rientro a Palermo". All’altro capo del telefono c’è Maurizio Bernava, che nel frattempo arringa i manifestanti: "Si faccia un patto di emergenza per spostare milioni di euro dalle clientele, dai privilegi, al sociale e allo sviluppo".
Ai dimostranti che da stamattina formano una catena umana tra palazzo dei Normanni e palazzo d’Orleans Bernava ha detto che serve “un patto che dia risposte subito ma che guardi ad almeno tre o quattro anni. Pensiamo a una centrale unica regionale degli acquisti e al sistema dei costi standard per Regione ed enti locali".
Intanto, tra le piazze Indipendenza e piazza del Parlamento, stanno confluendo migliaia di persone arrivate dalle nove province dell'Isola. "La spesa deviata fatta di sprechi, clientele e rendite - ha detto loro Maurizio Bernava durante il comizio finale - e le addizionali-record che soffocano l'economia siciliana, vanno tagliate per spostare risorse in direzione del risanamento, della crescita, della protezione sociale".
"Vanno fatte scelte precise e noi proporremo soluzioni - ha aggiunto - perché abbiamo paura che in Sicilia si faccia qualche manovra di bilancio che colpisca sempre i più poveri, tagliando sul lavoro. Si prefigura una legge di stabilità regionale fatta di tagli ai forestali, a quello che resta della formazione, ai precari, agli enti locali e alle partecipate. Noi vogliamo che si intacchi quella spesa consolidata e deviata dall'affarismo politico e clientelare per spostarla verso le esigenze di lavoro, sociale. Quindi bisogna cominciare a fare scelte strutturali e non andare appresso agli scandali. Una centrale unica per gli acquisti nella sanità. Costi e prezzi standard anche per tutti i dipartimenti regionali, gli enti locali e anche per i sistemi convenzionati di spesa per le partecipate e la formazione. Se una cosa costa un euro in tutta Italia deve costare un euro anche in Sicilia".
23 Novembre 2013
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