Sit-in dei forestali all'Ars
Parola d'ordine: stabilizzazione
Attimi di tensione alla manifestazione che ha portato circa trecento lavoratori davanti al portone di Palazzo dei Normanni. " I palazzi chiudono le porte senza dirci dove sono andati a finire i nostri soldi".
Di Rosalia Bonfardino
PALERMO – Clima teso davanti a Palazzo
dei Normanni, sede dell'Assemblea regionale siciliana, dove hanno
manifestato i lavoratori del comparto antincendio e agroforestale.
Stabilizzazione e certezza per il futuro sono le parole d'ordine dei
circa trecento forestali che si sono riuniti davanti all'Ars in
occasione dello sciopero indetto dal sindacato Sifus, con la
partecipazione del Codires, per chiedere a gran voce lo stanziamento di
70 milioni di euro per garantire la copertura dei livelli occupazionali
minimi previsti dalla legge 14/06, ovvero 78-101-151 giorni per
contingente, l'accelerazione dell'approvazione della legge sulla
stabilizzazione, maggiore puntualità nel pagamento degli stipendi e il
rinnovo del contratto integrativo regionale.
A circa un mese dalla firma dell'accordo tra il governo regionale e i sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil, i lavoratori tornano dunque in piazza. Sarebbe pari a 45 milioni di euro il fondo stanziato a settembre dal governo, ma i sindacati tengono a precisare che la cifra stabilita non è sufficiente a garantire le giornate previste dalle leggi regionali 14/06 e dall'accordo del 2009. Ma non è tutto. I sindacati spiegano, infatti, che mentre l'assessorato all'Agricoltura ha richiesto 51 milioni di euro, il presidente Crocetta avrebbe proposto all'Ars una variazione di bilancio che ne prevede 23.
Un forte disagio quello manifestato dai lavoratori, che oggi ha rischiato di trasformarsi in scontro. Mentre infatti una delegazione di sindacalisti si organizzava per conferire in Commissione bilancio, un gruppo di forestali ha provato a superare la barriera dei carabinieri per parlare con il governatore Crocetta. Nel giro di pochi istanti è così scoppiata una mini rissa tra gli agenti e i lavoratori che si è conclusa tra spinte e offese alle forze dell'ordine. Gli animi si però sono calmati poco dopo. "Siamo qui per rivendicare ciò che non è stato fatto dai politici – ha detto Gianni Paino, Segretario provinciale Sifus Ragusa -. I fondi stanziati non bastano. I palazzi chiudono le porte senza dirci dove sono andati a finire i nostri soldi". A fargli eco Carmelo Gatto, lavoratore del settore antincendio. "Vogliamo dire a Crocetta – ha affondato - di non rimangiarsi le promesse fatte in televisione. Se continuiamo in questo modo i forestali l'anno prossimo si faranno sentire in massa e torneranno in piazza con grandi numeri. Siamo solo all'inizio".
A circa un mese dalla firma dell'accordo tra il governo regionale e i sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil, i lavoratori tornano dunque in piazza. Sarebbe pari a 45 milioni di euro il fondo stanziato a settembre dal governo, ma i sindacati tengono a precisare che la cifra stabilita non è sufficiente a garantire le giornate previste dalle leggi regionali 14/06 e dall'accordo del 2009. Ma non è tutto. I sindacati spiegano, infatti, che mentre l'assessorato all'Agricoltura ha richiesto 51 milioni di euro, il presidente Crocetta avrebbe proposto all'Ars una variazione di bilancio che ne prevede 23.
Un forte disagio quello manifestato dai lavoratori, che oggi ha rischiato di trasformarsi in scontro. Mentre infatti una delegazione di sindacalisti si organizzava per conferire in Commissione bilancio, un gruppo di forestali ha provato a superare la barriera dei carabinieri per parlare con il governatore Crocetta. Nel giro di pochi istanti è così scoppiata una mini rissa tra gli agenti e i lavoratori che si è conclusa tra spinte e offese alle forze dell'ordine. Gli animi si però sono calmati poco dopo. "Siamo qui per rivendicare ciò che non è stato fatto dai politici – ha detto Gianni Paino, Segretario provinciale Sifus Ragusa -. I fondi stanziati non bastano. I palazzi chiudono le porte senza dirci dove sono andati a finire i nostri soldi". A fargli eco Carmelo Gatto, lavoratore del settore antincendio. "Vogliamo dire a Crocetta – ha affondato - di non rimangiarsi le promesse fatte in televisione. Se continuiamo in questo modo i forestali l'anno prossimo si faranno sentire in massa e torneranno in piazza con grandi numeri. Siamo solo all'inizio".
24 Ottobre 2013
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