02 ottobre 2013

RICEVO E PUBBLICO UNA LETTERA DI UN COLLEGA




Ricevo e pubblico




Caro michele,

ancora una volta ti riveli una presenza precisa e preziosa nel panorama dei problemi del nostro settore.
Stamattina ho aperto il tuo blog e dalle ultime notizie lette credo sia giusto guardarci in faccia, noi dell'antincendio, per capire e fare nostre alcune cose fondamentali.
-Noi non siamo una massa di votanti controllabili e neanche orientabili, quindi nessun politico si intesterà una battaglia a nostro nome per portarla fino in fondo con risultati concreti per il presente figuriamoci per il futuro.
- Dai politici che abbiamo votato non abbiamo preteso nessuna soluzione in tempi brevi dei problemi del nostro settore e quindi continueranno a prenderci in giro finché non ci svegliamo e finché glielo permettiamo.
- I sindacati hanno anch'essi la loro responsabilità: STORICAMENTE NON ESISTE CONTRATTAZIONE SENZA AVER LOTTATO PER I DIRITTI DEI LAVORATORI invece oggi siamo al paradosso: SI VORREBBE FARE CONTRATTAZIONE SENZA NESSUNA FORMA DI LOTTA. Sorgono due dubbi: ma veramente pensiamo che la triade sindacale  riesca ancora a trascinarci a Palermo per questo, ormai famoso, sempre annunciato e mai fatto SCIOPERO DI TUTTO L'ANTINCENDIO SICILIANO? Ma veramente pensiamo di lottare per noi stessi solo quando l'antincendio sta finendo? Ma veramente ancora ci illudiamo che ci aumentino le giornate?
Ma veramente ancora siamo così stupidi da affidare il nostro destino di lavoratori antincendio nelle mani degli altri?
Fin quando non ci sarà qualcuno tra noi capace di aggregarci dando messaggi chiari e con azioni costruttive e con una preparazione culturale, tecnico - pratica e con una visione politica che ci permetterà nuove conquiste e raccogliere risultati pratici per noi non ci sarà futuro .
Dobbiamo renderci conto che per noi le cose non potranno migliorare o risolversi se non c'è la volontà politica di farlo, capirlo è semplice, anche se cambia l'assessore o il dirigente di un Ispettorato o di un funzionario regionale per poi rimanere sempre con la stessa logica di gestione CAMBIANO LE FACCE MA NON IL SISTEMA. 
Se non pretendiamo da noi stessi la soluzione dei nostri problemi non c'è e non ci sarà nessuno che vorrà farlo per noi o al posto nostro.
Dobbiamo essere uniti sui nostri intenti e compatti nel muoverci. Invece non siamo stati solidali neanche nei nostri confronti. Non vogliamo il bene della nostra causa e fin quando si continua così non ci saranno risultati se non misere briciole.

CALANDRA GIUSEPPE 
Orgogliosamente Vedetta Anticendio

Ti ringrazio Giuseppe,
vorrei tanto che le risposte arrivassero dai lavoratori, anche se ne dubito...




 

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