19 ottobre 2013

INAUGURAZIONE NUOVA SEDE SIFUS A PIOPPO (PA). VIDEO: GUARDA L'INTERVISTA A MAURIZIO GROSSO



Inaugurazione nuova sede SiFUS a Pioppo 

Già qualche anno fa, il SiFUS (Sindacato, Forestali Uniti per la Stabilizzazione) ci aveva provato, ma la sede era stata chiusa dopo qualche mese, il neonato SiFUS a livello regionale, non aveva ancora messo radici. Oggi la sede di Pioppo avrà come responsabile Dario Lo Coco.
 Si prepara lo sciopero del 24 ottobre, alle ore 10.00 in Piazza Parlamento a Palermo per rivendicare:
- l’impinguamento del DDL relativo alle variazioni di bilancio, con ulteriori 45 milioni di euro in maniera da garantire le giornate di legge, avvicinandosi il più possibile a quelle lavorate nel 2011

- l'accelerazione dell'iter procedurale della proposta di legge sulla stabilizzazione dentro un quadro di pubblica utilità

- la puntualità nel pagamento degli stipendi

- il rinnovo del contratto integrativo regionale.
Maurizio Grosso inaugura la nuova sede in via San Giuseppe 50, a Pioppo. "Finalmente ci sono le condizioni per poter mettere radici a Pioppo” afferma il segretario generale e ribadisce l’importanza dello sciopero del 24 ottobre, “l'obiettivo rimane la stabilizzazione del comparto e il SIFUS è il primo sindacato che presenta una legge di stabilizzazione. Il quadro della situazione, ad oggi, si presenta riveduto e peggiorato. Si torna al passato, perché per realizzare la legge 14 del 2006, ci vogliono 51 milioni di euro, ma ne sono stati stanziati 23. Lo sciopero del 24 diventa fondamentale, perché se lo sciopero fallisse, il governo regionale potrebbe stanziare solo 105 milioni di euro per l'anno prossimo. Quest'anno sono stati stanziati 205 milioni di euro che sono già il 50% in meno rispetto al 2011. Il patrimonio boschivo ne ha risentito anche perché, per la prima volta, i viali parafuoco non si sono realizzati in tempo, ma dopo gli incendi. Solo le condizioni climatiche hanno impedito che la Sicilia diventasse una polveriera. La colpa di chi è, dell'operaio o del governo regionale che non ha saputo programmare? Quando poi si devono completare le giornate, succede che nei boschi ci sono più operai che piante. Tutto questo serve a smantellare il comparto” ribadisce Maurizio Grosso. “Tre anni fa, quando il comparto forestale ha vissuto un bel periodo, abbiamo presentato una proposta di legge che mirava a stabilizzare il comparto. Abbiamo fatto assemblee, abbiamo raccolto 25 mila firme, ne sarebbero state sufficienti 10 mila. Abbiamo presentato la legge con la quale integriamo e modifichiamo la Legge 14 del 2006, aggiungendo nuove competenze che non sono di tipo ordinario, ma straordinario, strutturale. Prevediamo, infatti, la bonifica del territorio e la sua messa in sicurezza. E pensiamo a finanziamenti che provengano dai fondi europei perché se non ne facciamo richiesta, tornano indietro. Si possono utilizzare 300 milioni di euro di fondi di bilancio e 600 milioni di fondi europei fino al 2020 e non ci sarà più l'indennità di disoccupazione. I lavori verranno eseguiti dunque, secondo le necessità del ciclo biologico delle piante e in difesa del patrimonio boschivo. Il numero dei lavoratori è adeguato, è una leggenda metropolitana che siete in tanti, le giornate lavorative sono calcolate per 10 mila persone”.
Maurizio Grosso auspica che ci possa essere una grande partecipazione di massa allo sciopero del 24, e che Crocetta e la rappresentanza all’ARS capiscano che in SiFUS ha una “grossa voce” in capitolo.
“Vogliamo metterci attorno ad un tavolo con Crocetta e trovare i soldi e l'impegno di approvare la legge che deve andare solo in commissione bilancio. La nostra proposta è passata all'unanimità già in due commissioni. La legge individua risorse e competenze, è una legge intelligente", conclude Maurizio Grosso che risponde a qualche domanda posta dai presenti:
Nelle graduatorie ci sono nomi di operai morti, questo può servire a fare favoritismi?
"Quando verranno pubblicate le graduatorie potremo capire se ci sono imbrogli. Dopo il 24, andrò in tutti i cantieri a parlare con gli operari e siccome non siamo ancora ritenuti rappresentativi, pur avendo più del 10% di adesioni, bastandone il 4% per diventarlo, pensiamo di denunciare la vicenda alla Procura della Repubblica”.



Guarda l'ntervista a Maurizio Grosso



18 Ottobre 2013






Ci auguriamo che oltre al Sifus e al Codires, anche i Confederali e l'Ugl, mantenendo la propria autonomia, partecipassero alla manifestazione del 24 ottobre in occasione del voto all'Ars sul ddl relativo alle variazioni del bilancio. L'obiettivo che ci accomuna sono i soldi da trovare per effettuare le stesse giornate del 2011.





 





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