Inaugurazione nuova sede SiFUS a Pioppo
Già qualche anno fa, il SiFUS (Sindacato, Forestali Uniti per la
Stabilizzazione) ci aveva provato, ma la sede era stata chiusa dopo
qualche mese, il neonato SiFUS a livello regionale, non aveva ancora
messo radici. Oggi la sede di Pioppo avrà come responsabile Dario Lo
Coco.
Si prepara lo sciopero del 24 ottobre, alle ore 10.00 in Piazza Parlamento a Palermo per rivendicare:
-
l’impinguamento del DDL relativo alle variazioni di bilancio, con
ulteriori 45 milioni di euro in maniera da garantire le giornate di
legge, avvicinandosi il più possibile a quelle lavorate nel 2011
- l'accelerazione dell'iter procedurale della proposta di legge sulla stabilizzazione dentro un quadro di pubblica utilità
- la puntualità nel pagamento degli stipendi
- il rinnovo del contratto integrativo regionale.
Maurizio
Grosso inaugura la nuova sede in via San Giuseppe 50, a Pioppo.
"Finalmente ci sono le condizioni per poter mettere radici a Pioppo”
afferma il segretario generale e ribadisce l’importanza dello sciopero
del 24 ottobre, “l'obiettivo rimane la stabilizzazione del comparto e il
SIFUS è il primo sindacato che presenta una legge di stabilizzazione.
Il quadro della situazione, ad oggi, si presenta riveduto e peggiorato.
Si torna al passato, perché per realizzare la legge 14 del 2006, ci
vogliono 51 milioni di euro, ma ne sono stati stanziati 23. Lo sciopero
del 24 diventa fondamentale, perché se lo sciopero fallisse, il governo
regionale potrebbe stanziare solo 105 milioni di euro per l'anno
prossimo. Quest'anno sono stati stanziati 205 milioni di euro che sono
già il 50% in meno rispetto al 2011. Il patrimonio boschivo ne ha
risentito anche perché, per la prima volta, i viali parafuoco non si
sono realizzati in tempo, ma dopo gli incendi. Solo le condizioni
climatiche hanno impedito che la Sicilia diventasse una polveriera. La
colpa di chi è, dell'operaio o del governo regionale che non ha saputo
programmare? Quando poi si devono completare le giornate, succede che
nei boschi ci sono più operai che piante. Tutto questo serve a
smantellare il comparto” ribadisce Maurizio Grosso. “Tre anni fa,
quando il comparto forestale ha vissuto un bel periodo, abbiamo
presentato una proposta di legge che mirava a stabilizzare il comparto.
Abbiamo fatto assemblee, abbiamo raccolto 25 mila firme, ne sarebbero
state sufficienti 10 mila. Abbiamo presentato la legge con la quale
integriamo e modifichiamo la Legge 14 del 2006, aggiungendo nuove
competenze che non sono di tipo ordinario, ma straordinario,
strutturale. Prevediamo, infatti, la bonifica del territorio e la sua
messa in sicurezza. E pensiamo a finanziamenti che provengano dai fondi
europei perché se non ne facciamo richiesta, tornano indietro. Si
possono utilizzare 300 milioni di euro di fondi di bilancio e 600
milioni di fondi europei fino al 2020 e non ci sarà più l'indennità di
disoccupazione. I lavori verranno eseguiti dunque, secondo le necessità
del ciclo biologico delle piante e in difesa del patrimonio boschivo. Il
numero dei lavoratori è adeguato, è una leggenda metropolitana che
siete in tanti, le giornate lavorative sono calcolate per 10 mila
persone”.
Maurizio
Grosso auspica che ci possa essere una grande partecipazione di massa
allo sciopero del 24, e che Crocetta e la rappresentanza all’ARS
capiscano che in SiFUS ha una “grossa voce” in capitolo.
“Vogliamo
metterci attorno ad un tavolo con Crocetta e trovare i soldi e
l'impegno di approvare la legge che deve andare solo in commissione
bilancio. La nostra proposta è passata all'unanimità già in due
commissioni. La legge individua risorse e competenze, è una legge
intelligente", conclude Maurizio Grosso che risponde a qualche domanda posta dai presenti:
Nelle graduatorie ci sono nomi di operai morti, questo può servire a fare favoritismi?
"Quando
verranno pubblicate le graduatorie potremo capire se ci sono
imbrogli. Dopo il 24, andrò in tutti i cantieri a parlare con gli
operari e siccome non siamo ancora ritenuti rappresentativi, pur avendo
più del 10% di adesioni, bastandone il 4% per diventarlo, pensiamo di
denunciare la vicenda alla Procura della Repubblica”.
Guarda l'ntervista a Maurizio Grosso
18 Ottobre 2013
Ci auguriamo che oltre al Sifus e al Codires, anche i Confederali e l'Ugl, mantenendo la propria autonomia, partecipassero alla manifestazione del 24 ottobre in occasione del voto all'Ars sul ddl relativo alle variazioni del bilancio. L'obiettivo che ci accomuna sono i soldi da trovare per effettuare le stesse giornate del 2011.
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