24 ottobre 2013

IN FERMENTO I FORESTALI DEL CALATINO ANCORA IN ATTESA DEGLI STIPENDI DI AGOSTO E SETTEMBRE


Caltagirone. Adesione allo sciopero generale

Consorzio bonifica in cento a Palermo

In fermento intanto anche i forestali ancora in attesa degli stipendi di agosto e settembre

La sede del Consorzio di Bonifica di Caltagirone
Foto lasicilia.it




Situazioni di grave incertezza caratterizzano, nelle ultime settimane, nel Calatino, i lavoratori di due fra i principali serbatoi occupazionali legati al comparto agricolo, ai servizi e alle attività ad esso connesse.
Sono quello dei forestali, con gli addetti all'antincendio (335 nel distretti di Caltagirone e Vizzini fra centocinquantunisti e centunisti), ancora senza gli stipendi di agosto e settembre, a causa delle farraginosità burocratiche, e sempre più stanchi di aspettare.
Oggi intanto protestano gli operatori del Consorzio di bonifica, che partecipano a Palermo (un pullman diretto nel capoluogo siciliano parte nella prima mattinata da Caltagirone) allo sciopero generale promosso da Fai - Cisl, Flai - Cgil e Uila - Uil, con concentramento alle 9 davanti Palazzo d'Orleans.
Per ciò che attiene ancora ai forestali e, in particolare, agli addetti alle manutenzioni (in totale, nei due distretti, sono 915 fra operai a tempo indeterminato, centocinquantunisti, centunisti e settantottisti), sono ancora attese le chiamate proprio dei settantottisti, che hanno finora effettuato 45 giornate lavorative, mentre sono stati chiamati per altri 8 giorni i centunisti e per altri 10 giorni i centocinquantunisti.
Stato di incertezza pure per i lavoratori del Consorzio di bonifica calatino: 73 fra impiegati e operai a tempo indeterminato e 41 stagionali.
I sindacati confederali definiscono "interlocutorie e assolutamente insufficienti" le risposte sin qui avute dal governo regionale dopo la serie di incontri tenutisi nei mesi scorsi. La piattaforma di richieste e proposte dei lavoratori consortili riguarda "i 18 milioni di euro mancanti in Sicilia per garantire a tutti un sereno 2013" (si temono, infatti, ritardi nel pagamento degli stipendi), ma anche "l'applicazione del contratto collettivo nazionale, l'approvazione dei Piani di organizzazione variabile (Pov) e il riconoscimento delle professionalità", mentre su molti consorzi, compreso quello di Caltagirone, continua a pendere la "spada di Damocle" della soppressione nel nome di una non condivisa razionalizzazione.
Mariano Messineo

23 Ottobre 2013


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