15 settembre 2013

DENUNCIA DEL SIFUS. MANCHEREBBERO 70 E NON 50 MLN DI EURO PER DARE CERTEZZE DELL'IMPIEGO AI FORESTALI


Denuncia del Sifus. Mancherebbero non 50 ma 70 milioni di euro per dare certezza dell'impiego ai lavoratori

«Crocetta non dice il vero sui forestali»

Una recente protesta dei sindacati e dei lavoratori 
forestali dell'area nord dell'Ennese
Foto lasicilia.it


"Le dichiarazioni del Governo Crocetta secondo cui mancherebbero 50 milioni di euro per garantire le giornate lavorative dei braccianti forestali, previste dalla L. R. 14/06 non sono altro che una strategia mirata ad indebolire il diritto e le garanzie occupazionali dei lavoratori. Nel bilancio della regione siciliana, mancano, invece, circa 70 milioni di euro per poter sostenere la certezza d'impiego nei cantieri forestali per la durata già consolidata in 78-101-151 giorni lavorativi per contingente". Lo ha detto Maurizio Grosso, segretario regionale del "Sindacato forestali uniti per la stabilizzazione" (Sifus) nel corso di una riunione urgente del consiglio direttivo dell'organizzazione convocata per chiamare allo sciopero generale del 25 settembre prossimo tutti i lavoratori. "Cosa ancor più grave è l'atteggiamento antisindacale degli assessori all'Agricoltura e al Territorio che nei giorni scorsi - ha detto il dirigente del Sifus - hanno incontrato solo i sindacati Confederali, mettendo così fuori gioco in nostro sindacato che nella sua realtà politico-sociale rappresenta il 10% dei forestali siciliani. La stessa volontà di discriminazione è contenuta nel respingere la nostra proposta di legge sulla stabilizzazione, il cui piano farebbe perdere alle confederazioni di categoria le trattenute sindacali su 24 mila domande di disoccupazione".
"Non c'è soltanto discriminazione - affermano preoccupati i vertici del Sifus - quello che sta per andare in scena sono i paventati licenziamenti degli addetti all'antincendio boschivo, le esigue giornate lavorative effettuate dagli addetti alla manutenzione boschiva, il timore dei lavoratori del comparto con garanzia occupazionale di non completare le giornate previste dalla L. R. 14/06". I braccianti forestali non se la passano bene, visto che a oggi esistono due stime diverse sul valore dei programmati finanziamenti, scritti in un ammanco, secondo il Sifus, di circa 70 milioni di euro che mettono in discussione il numero minimo di giornate (78-101-151) previste per legge. "Il Governo Crocetta e l'Assemblea regionale siciliana farebbero bene - ha detto il rappresentante provinciale del Sifus, Michele La Porta - a convertire gli annunci in più sostanza". A questo punto, il sindacato "ribelle", diretto da Maurizio Grosso, ha reso noti gli aspetti di conduzione di una lotta, per rivendicazione, attraverso lo sciopero generale del 25 prossimo, le cose ritenute essenziali: 1) una variazione di bilancio atta a garantite le giornate previste dalle di legge, uguali a quelle lavorate nel 2011; 2) l'accelerazione della proposta di legge, elaborata per la stabilizzazione dei precari forestali in un quadro di pubblica utilità, di sicurezza del territorio e delle aree boschive; 3) la puntualità nel pagamento degli stipendi; 4) il rinnovo del contratto integrativo regionale.
CARMELO LOIBISO

14 Settembre 2013







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