08 settembre 2013

CRITICHE DEL SINDACATO VERSO LA POLITICA. NON C'E' UN SOLO POLITICO CHE MUOVA UN DITO



Sanzaro, Munafò e Zappulla
foto lasicilia.it


SALVATORE MAIORCA
Comincia un altro autunno caldo per la provincia. Lo rilanciano Cgil, Cisl e Uil. I tre segretari generali, rispettivamente Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò, riuniti ieri, riaprono la vertenza Siracusa. Rilanciano quel «Patto per Siracusa», di cui nessuno (o quasi) parla.
E preannunciano una serie di iniziative sindacali fino alla mobilitazione generale. Si comincia mercoledì, con una manifestazione dei forestali, rimasti senza retribuzione e soggetti al taglio delle giornate lavorative.
Bersaglio delle critiche del sindacato «la morta gora» della politica: sia quella locale che quella regionale. Il sommo Dante ci perdonerà. Non c'è infatti un solo politico di questa provincia che muova un dito per contribuire a generare sviluppo e lavoro, rilevano i tre segretari. E intanto cresce soltanto la disoccupazione. «Riapriamo cento vertenze - afferma Paolo Sanzaro -. Non lasciamo nulla di intentato, pur di smuovere l'economia di questo territorio, che pur ha in sé le potenzialità per generare sviluppo e lavoro, in tutti i settori. Tutto dormiente».
Il riferimento alle potenzialità di questa economia bloccata sono palesi: ferme le bonifiche, i progetti del porto commerciale di Augusta, fermo il progetto per l'ammodernamento della strada statale Catania-Ragusa, fermi i progetti dei porti turistici. Tutto fermo. Tranne la disoccupazione: l'unica che cresce sempre più. Ma si vorrebbe che non crescesse mai.
Per Paolo Zappulla «bisogna dare una scossa alla economia, alla politica, ai governi regionale e locali, al Tavolo per il lavoro». Il segretario della Cgil cita un esempio per tutti: le bonifiche bloccate: «Era stato annunciato un investimento di 780 milioni di euro. Poi è stato detto, in risposta alle nostre pressioni, che ce n'erano disponibili 100 mila. Poi non se n'è saputo più nulla. E intanto sempre più gente rimane senza lavoro. Ora basta».
Infine Stefano Munafò: «Abbiamo ritrovato una unitaria volontà di agire. E rilanciamo subito l'iniziativa sindacale del territorio. Senza sviluppo, senza lavoro, si muore. E non vogliamo morire. Basta. Riprendiamoci il lavoro perduto».

07 Settembre





 





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