09 luglio 2013

UN CENTINAIO DI FORESTALI PER ANDARE A LAVORARE SONO COSTRETTI AD ALLUNGARE IL PERCORSO DI BEN 50 KM


Cianciana, manca la sicurezza
la strada provinciale 31 non riapre


Cianciana. Non verrà riaperta la strada provinciale n. 31, Cianciana-Cattolica Eraclea, perché non vi sarebbero le condizioni di sicurezza per gli automobilisti che aspettano la sua riutilizzazione da anni. Il provvedimento è venuto fuori da un vertice che si è tenuto al comune di Cianciana e sulla stessa arteria provinciale quando i dirigenti dell'ufficio tecnico della Provincia Regionale di Agrigento, alla presenza del sindaco Santo Alfano, hanno detto no alla percorribilità della strada che non sarebbe sicura per gli automobilisti. I cittadini dei due centri speravano tanto perché la riapertura della sp n. 31 avrebbe eliminato i disagi dei viaggiatori che durano da cinque anni.
Qualche automobilista si è avventurato sulla strada a proprio rischio, ma oggi l'ufficio tecnico ha deciso che l'ingresso alla strada a Cattolica Eracle e a Cianciana, sarà bloccato da due montagne di terra scaricata da un paio di tir. Sull'arteria servono ancora degli interventi di riparazione che difficilmente verranno realizzate a breve scadenza, con l'attuale soppressione delle Province Regionali.
I gravi problemi della viabilità provinciale dell'interno montano occidentale del territorio agrigentino sono stati al centro pure di un apposito vertice durante il quale i sindaci di Cianciana, Cattolica Eraclea, Montallegro, Cammarata e San Giovanni Gemini hanno incontrato il commissario della Provincia Regionale Benito Infurnari. Il neo sindaco di Cianciana Santo Alfano ha posto sul tappeto le lamentele e i disagi di circa un centinaio di lavoratori del demanio forestale che per recarsi al lavoro sono costretti ad allungare il percorso di ben 50 chilometri, con spese e danni veicolari per le loro tasche. Il sindaco di Cattolica Eraclea Nicolò termine ha lamentato la pericolosità della strada n. 21 e la chiusura delle provinciali n. 29 e 30.
Il primo cittadino di Montallegro Pietro Baglio ha posto il problema di una via di fuga e di un percorso alternativo sulla provinciale che collega la cittadina alla località balneare e turistica di Bovo Marina. I sindaci di Cammarata e di Santo Stefano hanno chiesto la sistemazione delle Sp n. 24 e 26.
ENZO MINIO





08 Luglio 2013







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