12 luglio 2013

IL PARCO DI S. GIUSEPPE U' TIMPUNI ANCORA IN STATO DI DEGRADO


L'allarme del comitato per i diritti del cittadino

«'U Timpuni ancora in stato di degrado»

Le recenti operazioni di scerbatura non sono bastate a ridare dignità a questo polmone verde


Gli sfalci della scerbatura abbandonati lungo i viali, costituiscono
un pericolo di incendi. Foto lasicilia.it




Adriana Occhipinti
Le operazioni di scerbatura a cura del personale dell'Azienda Foreste demaniali, al quale il parco di Giuseppe U'Timpuni è stato dato in gestione, non sono bastate per ridare dignità all'area ancora in stato di preoccupante abbandono e degrado. Ancora una volta a lanciare l'allarme e chiedere urgenti interventi è Marcello Medica del Comitato per i Diritti del cittadino.
«Nei giorni scorsi, dietro le pressioni di tanti cittadini, comitati e associazioni, soltanto un intervento di scerbatura da parte del corpo forestale al quale il parco è stato recentemente affidato, ma niente di più; - dice Medica - gli stessi sfalci della scerbatura sono rimasti in loco, costituendo ancora una minaccia per possibili incendi che darebbero il colpo mortale ad una struttura già moribonda».
La convenzione per la gestione e la manutenzione del parco tra il comune e l'Azienda forestale è stata sottoscritta lo scorso ottobre dall'allora sindaco Buscema. La durata della convenzione è stabilita in venti anni e all'inizio del mese di giugno, quando il direttore dell'azienda di Ragusa, Antonino De Marco, effettuò il sopralluogo in occasione della presa di possesso dell'affidamento in gestione, aveva ordinato immediatamente di effettuare interventi di scerbatura, di lì a poco realizzati, e dato disposizione per una limitazione dell'uso del sito nelle ore notturne da attuarsi con alcuni sbarramenti nei tre ingressi.
«Il parco S. Giuseppe 'U Timpuni permane ancora nel degrado, nell'abbandono e in balia dei vandali - dice Medica -. Costata, la sua realizzazione, parecchie centinaia di migliaia di euro, nel giro di qualche anno, il parco è stato praticamente distrutto e ciò che è rimasto è pressoché inutilizzabile, ad iniziare dai parchi giochi, dai lampioncini che lo circondano, o dalla segnaletica al suo interno, per non parlare dei sentieri, dei muretti a secco, delle fontane, dell'anfiteatro e di tutte le altre strutture a servizio dei visitatori, il tutto seriamente compromesso. Avrebbe potuto rappresentare una struttura di accoglienza per i tanti turisti che approdano alla Città della Contea, per non parlare delle innumerevoli iniziative che si sarebbero potute realizzare al suo interno e invece si è lasciato nell'abbandono ed anche incustodito e senza alcun sistema di videosorveglianza. Ad oggi, pertanto, ci ritroviamo a parlare dei resti di quello che, appena qualche anno fa, era un fiore all'occhiello del verde pubblico in città. Adesso spetta alla nuova amministrazione comunale decidere se lasciare la struttura nello stato di abbandono attuale con i rischi e le negative conseguenze possibili o cercare, in qualche modo, magari attraverso l'affidamento a privati, di valorizzarla e restituirla alla città perché possa essere usufruita al meglio».

11 Luglio 2013



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