26 luglio 2013

FABRIZIO COLONNA FAI CISL SICILIA: ATTENDIAMO DI VEDERE LE CARTE


“CON DISINCANTO ATTENDIAMO DI VEDERE LE CARTE”

Così Colonna (Fai Sicilia) all’indomani della lettera al governatore Crocetta, del leader nazionale della federazione Cisl dell’agroalimentare, Cianfoni. Per il segretario regionale i passi in avanti nel confronto col governo, per ora sono “solo verbali”
Cisl Sicilia - Foto Notizia
C’è cauta attesa in casa Cisl sul fronte delle politiche della Regione per la salvaguardia del territorio e del suo assetto idrogeologico. E per un incisivo contributo dei lavoratori “in direzione dello sviluppo produttivo dell’Isola”. Cauta attesa. “Con disincanto attendiamo di vedere le carte”, dice Fabrizio Colonna, segretario della Fai Cisl Sicilia, all’indomani della lettera inviata al presidente della Regione Rosario Crocetta dal leader nazionale della sua federazione, Augusto Cianfoni (vedi in calce) nella quale il segretario generale nazionale Fai, prendendo spunto da una vicenda messinese, denunciava la situazione dei forestali siciliani “troppo frequentemente senza lavoro e spesso utilizzati con opinabili metodi” che nulla hanno a che fare con “metodologie degne di un’impresa”. Cianfoni invitava il governatore a “inaugurare” un nuovo corso. E aggiungendo la propria “alle tante richieste” della Fai siciliana e della Cisl Sicilia, come si legge nella lettera, chiedeva “un tavolo istituzionale” per avviare nell’Isola “una profonda revisione del lavoro forestale da cui scaturiscano un ampliamento dei compiti, una gestione con caratteri di vera impresa e una programmabile struttura occupazionale capace di alti tassi di produttività”.
“Tutti obiettivi che sono il cuore delle nostre denunce e delle nostre proposte”, sottolineano alla Cisl, rimarcando che “è obiettivo del sindacato fare piazza pulita di ogni resistenza alla logica della crescita produttiva nei settori agroambientale, alimentare e zootecnico”.
“Ora, dicono di voler utilizzare nel migliore dei modi i fondi Ue”, afferma Colonna. Un impegno che al momento è “solo verbale”. Per questo “siamo in stand by”. Ma l’impegno ci sarebbe, per la quota residua della programmazione 2007-2013 che può essere spesa fino al 2016; e per l’impiego dei fondi della programmazione 2014-2020, “a garanzia degli assetti idrogeologici e di un lavoro di qualità, dei forestali”. Come dire che un passo in avanti c’è rispetto a un paio di settimane fa, quando Colonna attaccava il governatore scrivendo che “è tragico che degli oltre quattro miliardi dei fondi Fesr 2007-2013 la Sicilia abbia speso appena 900 milioni per eccessiva farraginosità burocratica, incapacità o insipienza della classe dirigente politica, amministrativa e imprenditoriale e anche per la presenza e pressione (non sempre lecita) dei tanti interessi particolari”.
“Gli assessorati all’Agricoltura e al Territorio e ambiente ci hanno fatto sapere di avere apprezzato e recepito le nostre proposte”, dichiara il numero uno della Fai Sicilia. Insomma, “stanno accelerando sul varo del decreto attuativo dell’articolo 25 dell’ultima Finanziaria regionale. E noi attendiamo le novità, nei prossimi giorni”.
Per quanto ci riguarda, insistono però alla Fai, “sappiano che la Cisl è interessata unicamente alla tutela dei lavoratori forestali, dell’Esa, dei consorzi di bonifica, e alle garanzie di sviluppo sostenibile del territorio”. In pratica, “lavoriamo per mandare in archivio una programmazione inesistente” in nome di una programmazione che dia spazio a “strategie d’investimento incentrate su principi di tracciabilità, sicurezza, alta qualità del prodotto locale”. Ancora, che promuovano la sicurezza idrogeologica e lo sviluppo del turismo ambientale.
Umberto Ginestra

26 Luglio 2013

 
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