03 luglio 2013

CALTANISSETTA. E IL PIANO PER L'EMERGENZA?



«E il piano per l'emergenza?»

Il responsabile Saia: «L'Ufficio è stato in parte depauperato nella sua funzionalità»



Il responsabile della Protezione civile provinciale, dott. Salvatore Saia, ha preso carta e penna ed ha scritto una lunga nota al dr. Raffaele Sirico commissario straordinario della Provincia e per conoscenza al prefetto dr. Carmine Valenti al direttore generale del Dipartimento regionale di Protezione civile e ad altri ancora comunque interessati all'argomento della lettera, ovvero la protezione civile.
Una nota che è un lungo grido di allarme e così si conclude: "Coscienti della situazione dell'Ente si rappresenta che la mancata continuità programmatoria, nonché quella addestrativa-informativa e l'impreparazione ad affrontare l'emergenza, potrebbero mettere in condizioni di perigliosa imperizia gli operatori di quest'Ufficio. Con il consequenziale danno. In conclusione si rappresenta: 1) necessità di "completare" il "Piano" (sia esso definito provinciale o sovraccomunale); 2) l'inserimento di quest'azione nella equilibrata priorità dell'Ente; 3) il collegamento alla possibilità di reperimento di quel minimo di risorse necessarie. Quale ne sia il futuro dell'Ente, l'attività di Protezione civile e il patrimonio accumulato da questo Ufficio in oltre 15 anni di attività di servizio, rimangono un indispensabile presupposto di conoscenza e di operatività messo, e da mettere nel futuro, al servizio del Sistema. Con la sua collocazione funzionale di Ente sovraccomunale, sia esso "Provincia" o altro. Un patrimonio a servizio del territorio! ".
Il dott. Saia insomma, se pur con in maniera burocratica, mette nero su bianco che così com'è adesso il piano di Protezione civile presenta non poche falle. E di per sé l'oggetto della nota inviata nei giorni scorsi al commissario, a seguito di un incontro, è esplicativo: "Attività di previsione, prevenzione e in emergenza. Piano "provinciale". Relazione sullo "stato dell'arte" e prospettive del livello sovraccomunale".
La provincia regionale di Caltanissetta istituì tale ufficio di Protezione civile nel 1999. "Di fatto, però, -scrive il dott. Saia- per necessità contingibili con le prerogative di contenimento organizzativo delle risorse dell'Ente, l'Ufficio è stato in parte depauperato nella sua funzionalità".
Richiama quindi la legge sui Piani comunali (che non tutti i Comuni hanno rispettato): "La legge 100/2012, prevede per i Comuni la "obbligatorietà" dell'approvazione dei piani di emergenza e soccorso entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della normativa (12 luglio 2012). Piani comunali che costituiscono il necessario supporto corollario coordinato del redigendo piano provinciale-sovraccomunale".
Si sofferma sul lavoro del suo ufficio che ha predisposto il programma di previsione e prevenzione e il piano di protezione civile nella sua componente di scenario coniugato con la "territorialità". Ma tale piano per essere operativo, abbisogna di "Appositi protocolli operativi con i Vigili del Fuoco, forestale, Sanità, Ordini Professionali, operatori sociali ed economici che si riterranno utili e, possibilmente, già individuati in quei piani comunali che costituiranno il necessario corollario di allegati anche per singola specifica pianificazione correlata all'evento atteso".
Insomma le leggi ci sono, i piani pure ma manca il collante operativo che metta i soggetti in rete per intervenire in maniera coordinata e quindi efficace qualora ce ne sia necessità.
R. M.

02 Luglio 2013 








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