Neapolis, toilettes riparate Disagi.
La direzione del parco ha ripristinato i bagni dopo le proteste dei visitatori
Adesso si pensa a valorizzare l'area archeologica
La Direttrice Mastelloni
Foto lasicilia.it
La direttrice del parco archeologico della Neapolis, Maria Amalia Mastelloni, ha mantenuto la promessa fatta una decina di giorni fa: i bagni pubblici del parco archeologico funzionano.
«I servizi igienici dell'Anfiteatro romano sono stati riparati nel giro di tre giorni - dice -. Avevamo anche predisposto un servizio sostitutivo: quello di poter usufruire dei wc all'interno del parco o quelli di Casina Cuti».
La direttrice risponde così alle segnalazioni dei turisti degli scorsi giorni e accenna ai risultati recenti in termini di fruizione del parco archeologico: le visite sono aumentate del 10% rispetto all'estate 2012. «Gli operatori del parco di Neapolis - dice -, con quelli della forestale, hanno pulito tre quarti di area archeologica nascosta tra rovi e sterpaglie, restituendo alla città dopo tanti anni parti importanti del sito. Dalla tomba di Archimede alla parte sommitale del teatro e a via dei Sepolcri». Un'operazione che ha permesso un aumento di visite nell'area e che ha valorizzato uno dei posti più visitati della città. Sono stati oltre 300 i quintali di sterpaglie raccolte, roveri e materiale vario che impediva una adeguata fruizione del sito.
«Ci sono dei progetti a vario livello che consentiranno di valorizzare ancora di più il parco archeologico della Neapolis. Il lavoro è stato apprezzato anche dal professor Roger Wilson, studioso della Sicilia romana, che insieme ai suoi studenti ha visitato l'area». In questo periodo sono state molte anche le visite e gli stage provenienti dal mondo universitario nazionale.
La direzione sta interloquendo anche con la nuova amministrazione comunale. «Ci siamo incontrati più volte - afferma Alessio Lo Giudice, assessore alle Politiche culturali -. Stiamo concertando progetti ed azioni fra cui interventi di manutenzione. In cantiere anche iniziative per valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale della città. Servirebbe anche una rimodulazione che tenga conto delle esigenze di tutti, turisti e operatori commerciali del servizio di biglietteria antistante l'ingresso al sito archeologico».
Eleonora Zuppardi
20 Luglio 2013
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