06 giugno 2013

STABILIZZAZIONE PER TUTTI I PRECARI MEDIANTE UNA LEGGE AD HOC


«Legge unica per i precari» Il comitato che lotta per i diritti della categoria

Chiede la sinergia tra i governi nazionale e regionale



Il comitato dei diritti per i precari rivendica la stabilizzazione dei precari e facendo richiesta ai ministri e ai sottosegretari siciliani un confronto per la stabilizzazione lavorativa attraverso una legge unica di tutte le forme di precariato presenti nel territorio.
Viene chiesto inoltre un incontro che possa portare ad un tavolo di regia tra governo siciliano e governo nazionale il comitato dei diritti per i precari composto da diversi consiglieri provinciali, comunali, sindaci, professionisti, personalità del volontariato e del sindacato, avrebbe studiato un piano per stabilizzare tutti i precari.
«Il governo Crocetta che continua a dimenticarsi dei lavoratori dell' ex Rmi - afferma il presidente del comitato, Giuseppe Regalbuto - ai quali ha diminuito 2 milioni di euro per il 2013 con gravi problemi delle 1500 unità lavorative delle province di Enna e Caltanissetta con gravissimi problemi sociali e con notevoli difficoltà dei comuni con i quali riescono a dare risposte al territorio».
E la critica al governo regionale è rivolta anche per altre lavoratori: «Si dimentica dei lavoratori della forestale che quest'anno non faranno le giornate lavorative come promesso in campagna elettorale, si mandano a casa gli oltre 8mila lavoratori della formazione mentre il prossimo venerdì (7 giugno) si chiude la prima annualità dell'Avviso 20, ed anche migliaia di altri lavoratori di varie partecipate. Per non parlare degli impiegati delle varie province regionali della Sicilia che a breve non solo non avranno lo stipendio di luglio ma esiste la reale possibilità che molti vadano in mobilità».
La recente manovra finanziaria del governo regionale aveva rimarcato il taglio di 2 milioni di euro rispetto ai 10 previsti per i lavoratori dei cantieri di servizio regionali.
«Il governo Crocetta che vanta di essere a sostegno dei più deboli - conclude il comitato con il presidente Regalbuto - e di conoscere bene i lavoratori dell'ex reddito minimo taglia le somme necessarie al posto di dare più ossigeno».
Per i lavoratori dei cantieri di servizio la copertura di tutti i mesi dell'anno in corso sembra essere saltata anche se questi precari offrono un servizio migliore ed efficace per i gli enti preposti come ad esempio i comuni.
Il comitato dei precari ha intenzione di adottare le linee programmatiche sintetizzare in tre punti: 1) i cantieri di servizio - ex reddito minimo di inserimento - per far riconoscere i contributi figurativi che valgono dal 1° giorno di servizio fino all'inserimento in pianta organica dell'ente; 2) riconoscimento dello status giuridico del lavoratore (contributi, malattia, professionale e pensione); 3) stabilizzazione di tutti i precari mediante legge ad hoc come gli ex Lsu, ex articolisti, e forestali.
RENATO PINNISI

05 Giugno 2013






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