Comitato per i diritti dei precari Barrafranca.
Obiettivo la stabilizzazione dei lavoratori che non hanno un contratto a tempo indeterminato
Il comitato per i diritti dei precari
foto lasicilia.it
Barrafranca. Il comitato dei diritti per i precari nato da pochi mesi dà il sostegno alle fasce deboli e ai disoccupati, premette la raccolta delle problematiche del territorio, in mancanza della provincia ed è capace di creare sinergia con enti preposti finalizzato alla creazione di posti di lavoro.
Sono tre i punti inseriti come "obiettivi" aggiunti nello statuto del comitato per i diritti dei precari formato da diversi ex consiglieri provinciali, comunali, sindaci, professionisti, personalità del volontariato e del sindacato.
Il comitato ha sede a Barrafranca e avrebbe studiato un piano per stabilizzare tutti i precari tanto che con il presidente Giuseppe Regalbuto avrebbe fatto una richiesta ai ministri e ai sottosegretari siciliani per accelerare un confronto per la stabilizzazione lavorativa tramite una legge unica che comprenda tutte le forme di precariato presenti nel territorio. «Il governo regionale dovrebbe dare respiro ai lavoratori dell' ex Rmi - afferma il presidente del comitato, Giuseppe Regalbuto - ai quali ha diminuito 2 milioni di euro per il 2013 con gravi ripercussioni nell'occupazione».
Tra i comuni del comprensorio di Enna e Caltanissetta sono presenti 1500 unità lavorative con gravissimi problemi sociali e a cui si aggiungono altre categorie come gli operai della forestale.
Il comitato conoscerebbe i problemi di diversi comparti lavorativi come gli oltre 8mila lavoratori della formazione mentre è un problema attuale quello delle migliaia di altri lavoratori di varie partecipate. «Non parliamo - continua Regalbuto - degli impiegati delle varie province regionali della Sicilia e vi è la reale possibilità che molti vadano in mobilità». La recente manovra finanziaria del governo regionale aveva rimarcato il taglio di 2 milioni di euro rispetto ai 10 previsti per i lavoratori dei cantieri di servizio regionali. «Il governo Crocetta che vanta di essere a sostegno dei più deboli - conclude il comitato con il presidente Regalbuto - e di conoscere bene i lavoratori dell'ex reddito minimo taglia le somme necessarie al posto di dare più ossigeno. Per questo nello statuto del comitato abbiamo integrato tre punti fondamentali al fine di tutelare i diritti dei precari».
Il comitato dei precari ha intenzione di adottare le linee programmatiche sintetizzare in tre punti: 1) i cantieri di servizio - ex reddito minimo di inserimento - per far riconoscere i contributi figurativi che valgono dal 1° giorno di servizio fino all'inserimento in pianta organica dell'ente; 2) riconoscimento dello status giuridico del lavoratore (contributi, malattia, professionale e pensione); 3) Stabilizzazione di tutti i precari mediante legge ad hoc come gli ex Lsu, ex articolisti, e forestali.
RENATO PINNISI
25 Giugno 2013
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