02 giugno 2013

SERIE DI MISSIVE CON MINACCE E POLVERE BIANCA FIRMATE DI UN POVERO ARTIGIANO DI NICOSIA


L'allarme. Serie di missive con minacce e polvere bianca firmate da «un povero artigiano di Nicosia»

«Le prossime lettere saranno esplosive»

Gli uomini dei vigili del fuoco mentre entrano
 nella sede del nostro giornale e la lettera recuperata
foto lasicilia.it




Giovanna Quasimodo
Catania. La crisi economica ancora una volta fa da sfondo al comportamento sconsiderato di un piccolo imprenditore esasperato dalle difficoltà. Un drammatico problema di sopravvivenza vissuto di sicuro anche dall'anonimo «povero artigiano di Nicosia», che ha inviato per posta una serie di lettere uguali, scritte al computer, contenenti polvere sospetta, recapitate, già l'altro ieri, ad alcune sedi istituzionali di Enna - come Questura e Prefettura - e a una collega giornalista di Nicosia. La notizia non è trapelata per 24 ore, fino quando a ieri mattina, una di queste missive è arrivata al nostro quotidiano.
La busta è finita nelle mani di una dipendente che, aprendola, si è accorta della presenza di polvere granulosa - più che altro pareva sabbia mista a pepe nero macinato - quindi l'ha gettata per terra e ha chiamato due colleghi, i quali inevitabilmente hanno calpestato la sostanza. I tre impiegati hanno avvertito un leggero bruciore alla gola, ma è stato solo un effetto momentaneo. Immediatamente è stato lanciato l'allarme alla Digos di Catania che ha subito attivato le previste procedure antiterrorismo, chiamando anzitutto gli specialisti del gruppo Nbcr (nucleo Nucleare biologico, chimico, radiologico) dei vigili del fuoco che con le loro speciali tute e attrezzature hanno prelevato la lettera col suo contenuto riponendola in un particolare teca; nel contempo hanno ispezionato l'ufficio in cui era stata aperta la busta e lo hanno sigillato o, meglio, «messo in quarantena» in attesa che si conosca il risultato delle analisi; ma ci vorrà del tempo perché, come ha spiegato il funzionario Luigi De Luca, responsabile del nucleo Nbcr, è stato avviato il cosiddetto «protocollo antrace» (anche se è molto improbabile la presenza dell'omonimo e terribile bacillo) per cui il campione potrà essere analizzato esclusivamente dall'Istituto zooprofilattico di Foggia, l'unico autorizzato dall'Istituto nazionale della sanità. Ai dipendenti de La Sicilia che in un modo o nell'altro hanno avuto a che fare con polvere sospetta è stato suggerito si sottoporsi a terapia antibiotica per almeno quattro giorni.
Ma chi è l'autore di questa lettera che minaccia di passare all'esplosivo e di far male agli innocenti? La Questura di Enna ha già avviato opportune indagini anche sulla base degli indizi che lo stesso autore suggerisce col proprio scritto; bisognerebbe fermare al più presto questa persona, che al momento appare psichicamente fragile, anche per prevenire un eventuale gesto inconsulto come quelli più volte raccontati negli ultimi tempi nelle pagine di cronaca italiana.
«Sono un povero artigiano di Nicosia - scrive l'anonimo - che paga le tasse e poi si vede sottratto il lavoro da chi lavora in nero e s'inc... di brutto». L'uomo se la prende chiaramente con la guardia di finanza (cui rivolge varie ingiurie), colpevole a suo dire di non persegue chi lavora in nero. «Adesso dico basta, basta, basta, basta, non ce la faccio più a tirare avanti la famiglia. I miei figli hanno fame. Questo è un ultimo avviso, poi qualcuno si farà male veramente. Se volete un'azione dimostrativa di forza l'avrete». Nel messaggio l'uomo chiede di combattere tutti gli abusivi (imbianchini, elettricisti, fabbri, falegnami, parrucchieri ed estetisti) e di controllare anche le squadre anticendio dei forestali che fanno il doppio lavoro... alla faccia degli onesti. Chiedo di controllare gli abusivi e chi riceve le loro prestazioni: colpirne uno per educarne 100. E ricordate - conclude - questo è un ultimo avviso, poi passerò ai fatti con qualche lettera esplosiva e non dite che non vi ho avvertiti. Gente inerme si farà male... non sottovalutatelo. Vergogna».

01 Giugno 2013






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