Legge finanziaria della Regione Siciliana. Legambiente: auspichiamo l’impugnativa del Commissario dello Stato
Il Presidente di Legambiente Sicilia Mimmo Fontana
“Bilancio e finanziaria della Regione
Siciliana contengono scelte che penalizzano politiche settoriali di
interesse collettivo e che penalizzano le prospettive di sviluppo –
dichiara Mimmo Fontana Presidente Regionale di Legambiente Sicilia –
favorendo e consolidando al contempo il sistema clientelare di
elargizioni e contributi a pioggia in assenza di qualunque elementare
previsione di legge che autorizzi l’assegnazione di fondi pubblici a
soggetti indicati da singoli deputati. Per
questo auspichiamo un deciso intervento del Commissario dello Stato
affinchè vengano apportati urgenti correttivi e ripristinate elementari
condizioni nella formazione delle leggi e nell’utilizzo delle risorse
finanziarie proprie di uno Stato di Diritto”.
Per Legambiente è sotto gli occhi di
tutti che in bilancio e finanziaria vi sono alcune cifre non rispondenti
al vero: basta confrontare l’elenco allegato all’originario articolo 52
presentato dal Governo il 17 aprile e quanto poi è stato fatto in aula
per trovare fondi a garanzie di spese clientelari o particolari,
tagliando le spese per funzioni istituzionali previste da leggi di
settore.
“Stiamo predisponendo un’articolata memoria che presenteremo nelle
prossime ore al Commissario dello Stato – dichiara Angelo Dimarca
Responsabile Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – E’ palese la
violazione dei principi costituzionali di buona andamento della pubblica
amministrazione, di reale copertura delle spese, di mancanza dei
presupposti minimi di legittimità per alcune previsioni,
irragionevolezza intrinseca, legalità sostanziale.
Non si possono togliere somme indispensabili ad aree protette, Arpa, attività culturali previste dall’ordinamento vigente il cui importo è connesso con funzioni istituzionali o discende da impegni pluriennali o da costi certi del personale, prevedendo la copertura teorica con un ipotetico risparmio non certificato sui costi della sanità”.
Non si possono togliere somme indispensabili ad aree protette, Arpa, attività culturali previste dall’ordinamento vigente il cui importo è connesso con funzioni istituzionali o discende da impegni pluriennali o da costi certi del personale, prevedendo la copertura teorica con un ipotetico risparmio non certificato sui costi della sanità”.
Legambiente ripropone anche il tema
della soppressione dell’Azienda foreste demaniali che già lo scorso anno
era stata impugnata dal Commissario dello Stato.
E’ stato creato un carrozzone chiamato Dipartimento sviluppo rurale che metterebbe assieme rimboschimenti, antincendio, viabilità ed elettrificazione rurale, disconoscendo elementari principi che devono presiedere alla gestione e tutela del demanio forestale regionale.
E’ stato creato un carrozzone chiamato Dipartimento sviluppo rurale che metterebbe assieme rimboschimenti, antincendio, viabilità ed elettrificazione rurale, disconoscendo elementari principi che devono presiedere alla gestione e tutela del demanio forestale regionale.
04 Maggio 2013
Legambiente si è sempre dimostrata contraria alla riunificazione.
Il Commissario dello Stato l'anno scorso
aveva già impugnato questa norma
Il Commissario dello Stato l'anno scorso
aveva già impugnato questa norma
Legambiente Sicilia: Vincono le ragioni dell’ambiente e
dello stato di diritto.
dello stato di diritto.
Notizie correlate:
1. Aprile 2012. Legambiente: Grande soddisfazione sull'impugnativa del Commissario dello Stato per aver impedito lo scioglimento dell'Azienda Foreste
2. Riportare l'Azienda Foreste Demaniali alle sue funzioni originarie
3. Legambiente: no alla riunificazione
4. Legambiente: gravissima la soppressione dell'Azienda Demaniale
3. Legambiente: no alla riunificazione
4. Legambiente: gravissima la soppressione dell'Azienda Demaniale
Lo auspichiamo di cuore anche noi!
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