Gli imprenditori«E' una manovra non incentrata sulla produttività»
Il Presidente Ars. «Per la prima volta la finanziaria è stata confezionata in Aula»
Il Presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone
Foto lasicilia.it
Giovanni Ciancimino
Palermo. Sebbene a spizzichi e bocconi, come tradizione vuole, la finanziaria è al traguardo. Seppure con qualche ora di ritardo sulla scadenza del 30 aprile. Anche questa non è una novità. Il testo nella stesura definitiva si potrà conosce quando gli uffici dell'Ars completeranno il lavoro di coordinamento, non facile alla luce dei numerosi emendamenti che non hanno stravolto la filosofia del testo originario del governo, anche se lo hanno modificato non poco.
Riportiamo alcuni provvedimenti varati senza dargli alcuna paternità, considerandoli, come è giusto che sia, figli dell'Ars.
Taglio del 20% del salario accessorio dei dirigenti della Regione, con un risparmio di 8,2 milioni. Confermata, invece, la clausola di salvaguardia che in presenza dello spoil system permette ai 1.600 dirigenti di mantenere incarichi equivalenti e le medesime indennità.
Contributo di un milione e mezzo per il microcredito. Fondo di 300 mila euro presso la protezione civile, per fronteggiare i danni da diossina presso la discarica di Bellolampo. Tagli di trasferimenti alle Province. Contributo di 833 euro al mese più assegni familiari per gli ex Pip a sostegno del reddito erogato dall'Inps: è la salvezza per trentamila precari. Copertura economica per assicurare la regolarità dei collegamenti marittimi con le isole Egadi. Settecentomila euro per il traffico urbano e il potenziamento dei vigili urbani di Messina. Sostegno ai comuni in difficoltà commissariati o sciolti per mafia, impegnati a ripristinare la legalità. Stop ai rimborsi per i consulenti e i consiglieri di parità, cioè coloro che vigilano sull'attuazione delle pari opportunità nel mercato del lavoro. Dimezzato il canone di concessione sull'estrazione delle cave: nel 2013 inciderà per una quota che varia da 0,25 a 0,40 centesimi a metro cubo di materiale estratto. Il prossimo anno le tariffe saranno raddoppiate. I canoni andranno per il 60% al comune interessato e il 40 per cento alla Regione. Gli introiti destinati ai comuni dovranno essere investiti per la realizzazione di opere di recupero e riqualificazione ambientale e al recuparo dei beni confiscati alla mafia. Gli enti controllati dalla Regione non potranno più utilizzare auto di rappresentanza. Le auto blu saranno utilizzate solo dal presidente della Regione e dagli assessori, ma non sarà licenziato il personale addetto. Il contratto dei 22 mila precari degli enti locali che abbiano superato i 10 anni di attività è stato prorogato al 31 luglio. Taglio alla sovvenzione a favore di associazioni no-profit che si occupano del'assistenza dei malati di cancro in stadio terminale. L'indennità di risultato dei compensi dei dirigenti del settore sanitario sarà ridotta del 10%. Potranno diventare proprietari degli alloggi popolari le famiglie che li abbiano occupati per almeno 13 anni.
Certo, non si tratta di una finanziaria all'insegna della produttività. Le categorie produttive protestano. «Ancora una volta una finanziaria che mette al centro precari, forestali e cantieri per disoccupati. Ancora una volta una finanziaria che non prevede le risorse che servirebbero a sostenere il lavoro produttivo. È mancato il coraggio di abbandonare le logiche assistenziali e di sostenere il lavoro vero». Lo dice Filippello, segretario regionale della Confederazione dell'artigianato che aggiunge: «Ci sarebbe piaciuto se il governo, l'Ars e il Crocetta avessero dedicato ad artigiani, lavoratori e imprenditori anche solo una piccola parte delle attenzioni che hanno dedicato ai precari. Invece, nonostante le sollecitazioni che provengono da ogni parte della Sicilia, questa finanziaria non contiene, se non in parte, le misure che servirebbero a sostenere le imprese produttive». Per il Presidente dell'Ars, Ardizzone, «la manovra è fatta effettivamente in Aula».
01 Maggio 2013
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