Forestali, spettro indigenza "Taglio" di 150 milioni nel bilancio regionale.
Sifus: «Meno giornate lavorative e minor reddito»
il Segretario Maurizio Grosso
Foto lasicilia.it
Un taglio alle spese di circa 150 milioni di euro, nell'ambito del comparto forestale, è ormai il dato previsto dallo strumento contabile del bilancio regionale, sulla cui carenza prosegue e si alza la mobilitazione di lotta del "Sindacato forestali uniti per la stabilizzazione" (Sifus). «L'art. 20 della finanziaria regionale - osservano i dirigenti del sindacato, Maurizio Grosso e Michele La Porta - traghetta il settore agro-forestale dal Purgatorio all'Inferno, con la conseguenza, quindi, negativa di giornate lavorative in meno, minor reddito, minore serenità economica per i braccianti e le loro famiglie». Per il futuro dei lavoratori riappare lo spettro dell'indigenza e della povertà, rischiando un regresso sul piano civile che penalizza i diritti della categoria più debole.
«Già da tempi non sospetti, quando tutti garantivano che sarebbe stato rispettato l'accordo del 2009 con la garanzia di 100-151-180 giornate lavorative, la nostra organizzazione sindacale aveva preannunciato che ci sarebbero state brutte sorprese all'approvazione della finanziaria. Difatti - puntualizza il segretario generale Maurizio Grosso - gli impegni assunti per ciò che si sperava non sono stati mantenuti. Si è, invece, passati ad una grave tendenza al declino, che da tempo denunciamo quasi in solitudine, riscrivendo per il 2013 i turni lavorativi nella misura di 78-101-151 giornate di impiego nei cantieri dell'Azienda forestale».
«Peraltro - valuta un addetto al servizio antincendio - il progressivo impoverimento dei livelli occupazionali mette a rischio i panostri boschi a cui abbiamo dato trent'anni di lavoro, sacrifici e umiliazioni, e a volte anche vite umane».
«Contro un taglio netto, un mino di protezione i lavoratori forestali la avrebbero potuto avere -affermano i rappresentanti del Sifus - se i braccianti in massa e i sindacati della Triplice avessero avuto la forza di protestare davanti al Palazzo dell'Assemblea siciliana per rivendicare il diritto della categoria».
«Pertanto, non volendo essere corresponsabile di simili "nefandezze" - ha aggiunto Grosso - la nostra associazione resta e continua ad essere impegnata a lottare in difesa di tutti i lavoratori, con ulteriori incisive iniziative di lotta, sostenendo l'utilità e la necessità della stabilizzazione dei precari forestali».
CARMELO LOIBISO
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