La notte dei lunghi coltelli Bilancio, è l’ora dei tagli
di Chiara Billitteri
Sarà
una lunga notte. La commissione Bilancio dell’Ars, appena riunita, avrà
poche ore a disposizione per esaminare la finanziaria e i relativi
emendamenti: centinaia. E i lavori, con ogni probabilità, si
protrarranno fino a tardi, forse fino all’alba, perché domattina alle 11
il testo dev’essere in Aula pronto per essere incardinato.
Si parlava, poi, di una sospensione per la giornata di domenica, ma i tempi sono troppo stretti. Nessuna pausa, quindi, per il Parlamento siciliano: si lavorerà no-stop fino all’approvazione, primo maggio compreso (probabilmente).
Si parlava, poi, di una sospensione per la giornata di domenica, ma i tempi sono troppo stretti. Nessuna pausa, quindi, per il Parlamento siciliano: si lavorerà no-stop fino all’approvazione, primo maggio compreso (probabilmente).
Almeno, però, pare raggiunto l’accordo sulle norme da stralciare dalla finanziaria, che dovrebbero riguardare precariato, Tabella H, Formazione e forestali.
La commissione Bilancio, infatti, mercoledì notte aveva approvato solo il “testo base” del maxiemendamento, con qualche piccola modifica, congelando, di fatto, la discussione su questi “temi caldi”.
Discussione che sarebbe dovuta iniziare stamattina alle 10, ma la mancanza di un accordo ha provocato una serie di rinvii dei lavori.
La commissione Bilancio, infatti, mercoledì notte aveva approvato solo il “testo base” del maxiemendamento, con qualche piccola modifica, congelando, di fatto, la discussione su questi “temi caldi”.
Discussione che sarebbe dovuta iniziare stamattina alle 10, ma la mancanza di un accordo ha provocato una serie di rinvii dei lavori.
La quadra si è trovata dopo una lunga
mattinata in cui il governatore Crocetta si è confrontato anche con la
sua maggioranza parlamentare, senza grande successo, e ha portato ad un
accordo solo dopo una l’incontro con i gruppi parlamentari e i loro
presidenti, e con lo stesso presidente dell’Assemblea regionale Giovanni
Ardizzone.
Si è capito, quindi, che l’unica strada percorribile per far approvare la finanziaria entro il termine costituzionale del 30 aprile, è quella di ‘snellire’ il testo stralciando una serie di articoli ed eliminando, di conseguenza, tutti i relativi emendamenti. Sarà questo il destino del ‘Piano govani’, ad esempio, che dovrebbe finanziare la Formazione professionale in alternativa all’Avviso 20. Dopo una serie di annunci dell’assessore Nelli Scilabra, che dell’Avviso 20 non voleva più sentir parlare, il governo sta facendo marcia indietro, complici le pressioni ricevute trasversalmente dalle forze politiche dell’Assemblea e dai 7000 lavoratori interessati che hanno paura di perdere il lavoro.
Si è capito, quindi, che l’unica strada percorribile per far approvare la finanziaria entro il termine costituzionale del 30 aprile, è quella di ‘snellire’ il testo stralciando una serie di articoli ed eliminando, di conseguenza, tutti i relativi emendamenti. Sarà questo il destino del ‘Piano govani’, ad esempio, che dovrebbe finanziare la Formazione professionale in alternativa all’Avviso 20. Dopo una serie di annunci dell’assessore Nelli Scilabra, che dell’Avviso 20 non voleva più sentir parlare, il governo sta facendo marcia indietro, complici le pressioni ricevute trasversalmente dalle forze politiche dell’Assemblea e dai 7000 lavoratori interessati che hanno paura di perdere il lavoro.
Ecco quindi che potrebbero essere usati proprio i fondi del piano giovani per finanziare la seconda annualità del bando, ma le modalità saranno stabilite dopo una contrattazione con i sindacati
che “avverrà a margine dei lavori della commissione Bilancio”, ha detto
il presidente della Seconda commissione Nino Dina, o dopo un’
“istruttoria” per usare le parole del presidente della Regione. Il
governo, quindi, è orientato a stralciare la norma sulla formazione
dalla finanziaria, discutendola in seguito con un disegno di legge e sè
stante.
Stessa sorte avranno norme come quella sul finanziamento della Tabella H, sulla quale sono stati presentati centinaia di emendamenti per finanziare un ente piuttosto che un altro, sul Pac (Piano azione e coesione) e, per finire, gli articoli su precari e forestali.
Stessa sorte avranno norme come quella sul finanziamento della Tabella H, sulla quale sono stati presentati centinaia di emendamenti per finanziare un ente piuttosto che un altro, sul Pac (Piano azione e coesione) e, per finire, gli articoli su precari e forestali.
Sembra, invece, che non ci sia una sintesi sui tagli agli stipendi dei dirigenti e sui ticket sanitari.
Il presidente Dina ha ribadito il “no” ai tagli trasversali, almeno per
quanto riguarda i dirigenti, mentre continua il ‘muro contro muro’ tra
commissione e governo per l’introduzione di quelli che Crocetta chiama
“contributi di solidarietà”: i ticket per i ricoveri, che prevedono che
famiglie con un reddito minimo di 50 mila euro l’anno paghino un
contributo di dieci euro al giorno per ogni giorno di degenza, ma per un
massimo di una settimana (70 euro in tutto). Crocetta e l’assessore
all’Economia regionale Luca Bianchi continuano a riproporre la norma,
che rimpinguerebbe non di poco le casse della Regione, ma che l’Ars
continua a bocciare. Adesso si parla di riproporla in Aula, ma Dina avverte che dalla commissione c’è il “no” fermo e deciso.
26 Aprile 2013
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