Lo scorso anno il paragone era con la Grecia, adesso invece il riferimento diretto è al crollo economico dell’isola di Cipro. Su Panorama in edicola domani, un servizio sui conti economici della Regione siciliana mette in evidenza la condizione critica in cui lavora l’assessore regionale all’Economia, Luca Bianchi alle prese con la composizione del bilancio di previsione 2013. Secondo il racconto di Stefano Caviglia sarebbero tre i miliardi di euro che mancano all’equilibrio di bilancio.
Possibili da reperire solo a fronte di una severa azione di bonifica di alcune voci di spesa che “sono pure e semplici rappresentazioni di meccanismi clientelari, con 22 mila dipendenti della Regione e 26 mila forestali, giusto per citare le due voci di spesa più imbarazzanti” si legge nell’articolo che è disponibile on line per gli abbonati. Quindi il giornale del gruppo Mondadori riporta le dichiarazione di un ex assessore regionale, Andrea Vecchio, defenestrato dall’ex governatore Raffaele Lombardo e considerato dai più vicino a Crocetta che però affonda l’attuale presidente della Regione: “La mia impressione è che Crocetta non sia la persona adatta a portare avanti un’operazione del genere. Non è abbastanza coraggioso per sopportare la perdita di consenso che ne deriverebbe”.
Nel servizio sono poi evidenziati i conti traballanti della Regione e il debito delle casse siciliane secondo Ficht che fissa in 5 mila 750 milioni di euro il debito netto stimato per il 2012 diviso fra prestiti e obbligazioni. Inoltre nell’articolo viene lanciato un allarme: che, cioè, con l’abbassamento del rating da Bbb+ a Bbb le banche Nomura e Royal Bank of Scotland possano pretendere l’estinzione anticipata dei prestiti concessi alla Sicilia con un esborso immediato di almeno 400 milioni di euro.

04 Aprile 2013