Protocollo d'intesa con Gal, Provincia e Soprintendenza
Pantalica e Val d'Anapo, ora i siti sono adottati dalla Forestale
La necropoli di pantalica
foto lasicilia.it
SALVATORE MAIORCA
L'arrivo della bella stagione riapre due problemi eterni: la gestione (che non c'è) di Pantalica e della Valle dell'Anapo e il lavoro per 1.500 braccianti stagionali addetti all'Azienda forestale.
Sono mille per la manutenzione dei 3.500 ettari della riserva e 500 per il servizio antincendio. In aggiunta ai dipendenti dell'Azienda forestale «in servizio permanente effettivo». Entrambi i problemi si riassumono in uno solo: quello dei fondi che non ci sono. Ora è stato firmato un protocollo d'intesa.
Ne sono firmatari Azienda regionale delle foreste, Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali, Provincia, Unione dei Comuni Valle degli Iblei, Gruppo di azione locale (comunemente Gal) Val d'Anapo. Vogliono istituire una cabina di regia unica per l'infrastrutturazione della riserva, rifunzionalizzazione delle stazioni di Pantalica e Giambra, infrastrutturazione sottotraccia delle reti energetiche e idriche lungo il tracciato della vecchia ferrovia. Si parla pure (fuori contesto del protocollo) di una possibile ulteriore struttura: un consorzio misto (pubblico-privato) per la fruizione e gestione: manutenzione, servizi igienici alle porte di accesso alla riserva, vigilanza, tutela. Tutto attualmente è affidato all'Azienda forestale e ai 1.500 braccianti.
C'è una sola novità quest'anno: non ci sono più fondi per pagare questa gente. E intanto i visitatori entrano gratuitamente. E' un patrimonio disperso, che non si riesce a far fruttare: per esempio con il pagamento del biglietto d'ingresso. «Il Gal Val d'Anapo fa quello che può - afferma il presidente Pippo Gianninoto -. Ha realizzato le due porte di Ferla e Sortino. Ha presentato due progetti, che sono stati approvati e finanziati dall'Europa per interventi del costo di 4 milioni di euro. Ma i fondi sono fermi alla Regione. Ed è la gestione che manca».
Lo scorso anno una polemica infuriò a proposito dei forestali. Ora è stato firmato questo protocollo d'intesa, con l'istituzione di una «cabina di regia per la governance e la gestione integrata dei servizi in relazione ai punti di servizio realizzati nei Comuni dell'entroterra». Sono trent'anni che si parla di gestione di Pantalica e della Valle dell'Anapo. E siamo ancora al protocollo d'intesa.
Frattanto ci sono Piss (Piano integrato di sviluppo sostenibile), intese di programma, piani di sviluppo regionali, progettazioni preliminari, modalità di fruizione. E il protocollo d'intesa è stato sottoscritto nel dichiarato tentativo di «porre rimedio alla frammentazione istituzionale di questo patrimonio».
Con il protocollo inoltre «gli enti sottoscrittori si impegnano a mettere a disposizione della Cabina di regia gli immobili e altri beni individuati per le finalità di fruizione della riserva». Ma anche a istituire uno specifico ufficio appalti in seno all'Unione dei Comuni Valle degli Iblei: un altro, oltre all'Urega (Ufficio regionale gare e appalti) che esiste già.
13 Aprile 2013
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