La vertenza. Entro 15 giorni l'approvazione del bilancio regionale deciderà il futuro dei lavoratori
Forestali a un passo dal baratro
I sindacati non condividono le scelte del governo Crocetta
e confermano
la mobilitazione
Forestali spengono un incendio
foto lasicilia.it
Rossella Schembri
Mancano solo due settimane all'approvazione del bilancio regionale. Quindici giorni, in cui si definirà, fra l'altro, la sorte dei forestali siciliani. Infatti, il Governo Crocetta ha annunziato significativi tagli ai finanziamenti destinati al settore e, di conseguenza, la riduzione drastica delle giornate lavorative per tutte le categorie degli operatori forestali. Scelte che, secondo i sindacati, potrebbero avere il carattere dell'irreversibilità. Sui temi fondamentali della tutela dell'ambiente, difesa del suolo, sviluppo del sistema agro-forestale gli esecutivi regionali di Fai, Flai e Uila sostengono che c'è un forte disimpegno da parte del Governo regionale. Ecco perché, a partire da ieri (in alcune province della Sicilia sono state organizzate delle manifestazioni nelle aree verdi attrezzate, per sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi caldi di questa vertenza) si è acuita la mobilitazione dei forestali, sostenuti dagli esecutivi regionali e provinciali di categoria.
Fra le problematiche sollevate dai rappresentanti dei sindacati confederali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil che, venerdì scorso, a Ragusa, hanno promosso una conferenza stampa per illustrare le prossime tappe della mobilitazione, c'è la questione del possibile incremento del lavoro nero, come una delle conseguenze della riforma della forestazione che il Governo vuole instaurare. La cosa che meno convince il sindacato è, non a caso, l'unificazione delle fasce di garanzia occupazionale senza incremento e la previsione delle giornate di garanzia occupazionale valide ai fini previdenziali.
"Quale lavoratore forestale andrebbe a lavorare in maniera regolare alle dipendenze di soggetti privati - ha detto il segretario generale della Fai Cisl Ragusa-Siracusa Giuseppe Linzitto - considerato che le giornate lavorative svolte presso terzi verrebbero poi defalcate, e quindi, al contrario di quello che sostiene la Regione, aumenterebbe il fenomeno del lavoro nero nel settore della forestazione". La bocciatura dei sindacati è su tutta la linea del Governo. Non piace la delibera 17 (del marzo scorso, quella che prevede, appunto, i tagli) né, in toto, il piano della riforma dell'assessorato regionale alle Risorse agricole e alimentari che prevede il taglio dei dipartimenti ed il raggruppamento in tre macro consorzi gli attuali consorzi di bonifica. "I provvedimenti adottati dalla giunta regionale, - ha detto Salvatore Carpintieri segretario provinciale della Flai Cgil - dal blocco del turn over all'aleatorietà dei finanziamenti per il settore, come le stesse linee di intervento adottate dalla delibera n. 17, provocano un penalizzante sbocco alle risorse umane e alla futura governance che allo stato sembra finalizzata al disimpegno diretto della Regione".
Tra il 22 e il 27 aprile i forestali iblei, con i colleghi della provincia di Catania e Siracusa manifesteranno a Palermo davanti al palazzo della Regione.
15 Aprile 2013
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